GAVORRANO – Il Parco delle Colline Metallifere è stato uno dei protagonisti dell’ottava Conferenza internazionale della rete globale dei Geoparchi che quest’anno è stata ospitata dal geoparco dell’Adamello Brenta a Madonna di Campiglio, dall’8 al 14 settembre, e ha visto a partecipazione di più di 1000 delegati provenienti da tutto il mondo (nella foto, da sinistra: Fabrizio Santini, Lidia Bai, Alessandra Casini, Giancarlo Pagani).
Il direttore del Parco Alessandra Casini, insieme a Giancarlo Pagani dell’Università di Siena, ha diretto anche il “Mining Working Group” (il gruppo di lavoro sui temi legati ai siti minerari) costituito da 14 geoparchi che ha lavorato sul censimento delle attività minerarie presenti nei geoparchi della rete e sulla realizzazione di materiale didattico dedicato georisorse. Durante la conferenza è stato presentato, nella sezione poster, anche il progetto dell’allestimento del nuovo museo delle Biancane di Monterotondo Marittimo.
Tra i contributi più importanti che il Parco ha dato ai lavori della conferenza anche i risultati del progetto DestiMED, presentati da Fabrizio Santini, che ha visto la creazione di un pacchetto turistico di 4 giorni da trascorrere nel Parco, pensato tenendo conto non solo delle eccellenze del territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale ed enogastronomico, ma anche della sostenibilità ambientale con una particolare attenzione alla riduzione delle emissioni di “CO2”. La Conference è stata l’occasione per coinvolgere altri geoparchi per attivare ancora l’esperienza del progetto DestiMED e fare quindi del Parco un modello pilota a livello internazionale.
«È un bilancio molto positivo quello legato alla nostra partecipazione alla conferenza internazionale dei geoparchi – spiega la presidente del Parco Lidia Bai – perché siamo stati parte attiva in diversi workshop e abbiamo potuto constatare che, rispetto ai temi che oggi sono al centro dell’attenzione e dell’interesse internazionale, come ad esempio la sostenibilità ambientale, siamo sulla strada giusta e in alcuni casi siamo anche più avanti perché abbiamo sperimentato progetti innovativi come DestiMED».