GROSSETO – «Latte Maremma vuole esserci e sarà protagonista anche della prossima edizione dell’iniziativa didattica ‘”Adotta una parola” realizzata dalla Società Dante Alighieri e dal quotidiano Dubidoo.it. A Grosseto siamo un baluardo per le vecchie tradizioni maremmane e proprio per questo teniamo affinché la parola ‘muccaio’ non cada dall’uso della lingua italiana e che, anzi, i ragazzi possano apprezzare ancora di più chi lavora e chi ha lavorato nel mondo del latte».
Lo ha detto Fabrizio Tistarelli, presidente del Consorzio Latte Maremma, partecipando a Grosseto alla giornata conclusiva del progetto “Adotta una parola”, una iniziativa creata dal giornale per ragazzi Dubidoo e dalla Società Dante Alighieri che ha visto gli studenti maremmani adottare vecchi mestieri attraverso vecchie parole ormai cadute dall’uso comune della lingua. Gli studenti delle scuole grossetane hanno scelto la parola ‘Cavallaio’ che è di fatto adottata anche dall’amministrazione comunale. Ora, non solo i ragazzi, ma anche gli amministratori dovranno usarla e renderla più viva di quanto ora non lo sia. Tistarelli nel corso della cerimonia ha consegnato gli attestati alle scuole elementari di via Sicilia di via Yugoslavia e di Roselle nelle mani di Barbara Chelli, a nome del III circolo didattico.
«Il nostro latte è toscano al100% – ha aggiunto Tistarelli – Puntiamo molto sul recupero delle tradizioni perché tutta la nostra produzione è fondata proprio su questa. La qualità non è solo quella delle produzioni locali ma è anche quella fatta dalla didattica e dalla formazione delle ricchezze del territorio. Latte Maremma vuole esserci in questa iniziativa perché i produttori di latte che compongono il consorzio sono sinonimo di qualità».