SCARLINO – Botta e risposta tra il sindaco Marcello Stella e Francesca Travison, consigliera di opposizione della lista “Il coraggio di cambiare”.
La consigliera, con un post sui social, la scorsa settimana aveva segnalato la rottura di numerose tegole sul tetto delle scuole elementari del capoluogo. Il giorno successivo, sempre attraverso il suo profilo Facebook, aveva riportato l’intervento dei vigili del fuoco con la didascalia “buffoni”, specificando che non era rivolto ai vigili.
Non si è fatta attendere la dura risposta del primo cittadino che, nella giornata di ieri, ha accusato la consigliera di un comportamento irrispettoso e una «pericolosa deriva verso la macchina del fango. Dovrebbe –aveva aggiunto- chiedere pubblicamente scusa a tutti gli Scarlinesi e a tutti i lavoratori del Comune». La replica della consigliera d’opposizione non si è fatta attendere, rincalzando la dose.
«Affidare ai social le segnalazioni di quanto non viene fatto o fatto male dall’amministrazione del Comune di Scarlino è diventata una necessità –sostiene Francesca Travison in una nota-. Di cosa si sorprende il sindaco Marcello Stella? Si sorprende che non siano state utilizzate le vie istituzionali per segnalare la mancata manutenzione a un edificio pubblico. Ma di cosa si parla? Da oltre due anni gli uffici avevano ricevuto, da comuni cittadini, la richiesta di intervento sulla copertura del tetto e sui pluviali dell’edificio con l’unico risultato che un po’ di tempo fa le canale, ormai divelte , furono tolte è mai sostituite e nessun manutentore aveva avuto l’ordine di intervenire sul tetto».
«Per quanto concerne il comportamento inusuale secondo il primo cittadino –continua-, è doveroso chiedere che fine abbiano fatto tutte le interrogazioni e le domande di attualità regolarmente presentate e protocollate dai consiglieri di minoranza a quella amministrazione? Mai che ci sia stata una risposta diretta e pertinente. Pertanto l’unico metodo a disposizione di un’opposizione attenta e di cittadino accorto è la segnalazione dei problemi sui social o a mezzo stampa. Tutto questo proprio nell’interesse della collettività, visto che si è rivelato l’unico metodo per ottenere l’immediata risoluzione dei problemi».
«Si scandalizza e si sente offeso dalla parola ‘Buffoni’ –incalza Travison-, perché si sente chiamato in causa quando non ci sono dirette correlazioni tra la parole e le persone a cui ‘l’epiteto’ sembra rivolto? Colto sul fatto? Probabilmente sì. Il termine ‘buffoni‘ ha più significati, ma quello che più si addice alla situazione è quello che semanticamente indica coloro che ‘’ostinatamente si prendono gioco di più individui anche quando non suscitano più ilarità ma al solo scopo di creare zizzania”. Mai termine fu più attuale. Ritengo –conclude- che debba essere il sindaco Stella a chiedere scusa alla collettività e a cospargersi il capo di cenere per essere stato più volte costretto a correre ai ripari a causa della sua inettitudine ampiamente documentata».