ORBETELLO – «Abbiamo messo tutto il nostro impegno, il nostro studio e la nostra determinazione per quel concorso, ma lo svolgimento delle prove ci ha lasciato perplessi fin da subito» a parlare sono alcuni dei partecipanti al concorso organizzato dal Comune di Orbetello.
«Puntali siamo arrivati a svolgere la nostra prova il 23 luglio alle ore 15. Nella stanza c’era una temperatura insopportabile, priva di ricircolo d’aria. Là abbiamo aspettato la commissione che si è presentata con circa 1 ora e mezza di ritardo rispetto all’orario stabilito. Una volta sorteggiata la busta con la prova scelta è passata circa un’altra ora prima di poter iniziare a svolgere l’esame, dato che era necessario fare le copie della prova per tutti i concorrenti».
«La prova presentava delle ambiguità, come hanno riscontrato tutti i partecipanti all’uscita confrontandosi fra di loro. Inoltre è sembrato a tutti esagerato il fatto di attribuire un punto per ogni risposta corretta e meno un punto per ognuna sbagliata; questo implicava il fatto di non potersi permettere più di soli quattro errori su trenta domande per poter superare il quiz. Altro punto che ha lasciato totalmente perplessi tutti è stata la mancanza di anonimato sulle prove come invece è richiesto per tutti i concorsi pubblici e non. Il nome è stato scritto sulle prove».
«Tra i partecipanti c’erano collaboratori di pubbliche amministrazioni, che svolgono mansioni previste per le posizioni offerte in questo concorso, per cui ci sembra incredibile e statisticamente impossibile che nessuno sia risultato idoneo per sostenere almeno la prova orale. Il sindaco parla della urgente necessità di coprire quelle posizioni: ci chiediamo come sia possibile che per correggere poco più di 60 quiz a risposta multipla abbiano fatto passare due mesi prima di dare il risultato».