GROSSETO – 62 scontrini mancati, tra i quali uno da 1.300 euro per una cena in un agriturismo, quasi mille oggetti di marca contraffatti, otto lavoratori in nero tra cui un clandestino. Vasta operazione di controllo contro l’abusivismo economico e commerciale da parte della Guardia di finanza che ha effettuato controlli in tutti comuni della provincia. 35 i finanzieri in divisa e in borghese che hanno battuto il territorio in cerca di irregolarità. Nel mirino delle Fiamme gialle non solo l’evasione fiscale, ma anche la contraffazione di marchi, lo sfruttamento della manodopera irregolare o in nero, nonché, in via incidentale, l’immigrazione clandestina.
Questi i risultati dell’operazione portata a termine dalla Finanza: in materia di contrasto all’abusivismo e alla vendita di prodotti contraffatti, sono stati eseguiti numerosi interventi che hanno portato al sequestro complessivo di 958 “pezzi” ed alla conseguente denuncia a piede libero di 9 persone di varia nazionalità. Le merci sequestrate appartengono alle più diverse categorie merceologiche, ma, per il loro elevato “valore di vendita”, meritano di essere evidenziati 771 accessori per l’abbigliamento (borse, cinture, braccialetti, collane, etc.), 158 occhiali e 29 orologi. Tali risultati vanno ad aggiungersi ai sequestri di ulteriori 2.750 “pezzi” contraffatti ed alla denuncia di undici soggetti, già effettuati dalle Fiamme Gialle maremmane nei primi 160 giorni dell’anno.
Nell’ambito dei diversi controlli in materia di lavoro sono stati rilevati 8 lavoratori in nero. Nei confronti dei datori di lavoro è scattata l’applicazione delle relative sanzioni. E’ stato eseguito anche un controllo congiunto con la Direzione Provinciale del Lavoro di Grosseto, che ha portato all’individuazione di due lavoratori irregolari. Durante l’attività è stata altresì rilevata una persona immigrata clandestinamente in Italia.
In materia di emissione di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 206 controlli che hanno portato alla constatazione di 62 violazioni per mancata o irregolare emissione di documenti fiscali, pari ad una percentuale del 30%. Le irregolarità constatate in questi giorni, vanno ad aggiungersi alle 282 violazioni in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza, sul territorio dell’intera provincia, nei primi 160 giorni dell’anno. In particolare, durante uno dei controlli strumentali, i finanzieri della Compagnia di Grosseto hanno rilevato che un agriturismo con ristorante aveva omesso di rilasciare il documento fiscale per un importo di 1.300 euro in relazione ad una cena appena fruita da un gruppo di 45 persone.
Il “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio”, che è stato portato a termine durante la settimana ed in particolare nel week end, ha interessato, in contemporanea, tutti i comuni della provincia, tuttavia i “quadranti” del territorio maggiormente interessati dall’operazione sono stati quelli di Grosseto, Follonica, Orbetello, Porto Santo Stefano e Castiglione della Pescaia, ma non sono state trascurate nemmeno le zone più interne della provincia, con controlli eseguiti nei comuni e relative frazioni di Santa Fiora, Arcidosso, Paganico, Campagnatico, Scansano, Roccastrada, Gavorrano, Scarlino, Massa Marittima, Pitigliano, Manciano, Capalbio, nonché le isole.
L’obiettivo della Finanza è quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, nonché fare in modo che gli esercenti corretti, che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali, non finiscano con l’essere ingiustamente “svantaggiati” rispetto a chi, invece, viola le norme tributarie non rilasciando lo scontrino o la ricevuta fiscale.