FOLLONICA – Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori in via Flavio Gioia, a Follonica. I lavori hanno portato ad una completa riqualificazione dell’area lungo la ferrovia: 42 nuove piantumazioni di arancio amaro, un nuovo camminamento, panchine, tavolini, cestini e porta biciclette, tutti realizzati in plastica riciclata e una nuova staccionata a dividere la strada dalla ferrovia e dare maggior sicurezza e decoro all’intera zona.
“Siamo riusciti a trasformare quella che poteva essere una criticità – dichiara il vicesindaco Andrea Pecorini – in un piccolo grande progetto per un quartiere, il Capannino, che si sviluppa in larga parte in prossimità della ferrovia. E’ stato, infatti, in ottemperanza alle prescrizioni di RFI che abbiamo dovuto, nel dicembre dello scorso anno, abbattere i pini marittimi presenti in via Flavio Gioia; abbiamo quindi pensato di condividere con i residenti un percorso che potesse portare alla sostituzione dei pini con altri alberi e ci siamo confrontati con loro sulle esigenze del quartiere”.
“L’investimento di circa 60 mila euro ha portato ad una vera e propria trasformazione di quel rettangolo di terreno che, adesso, si presta ad essere vissuto dai ragazzi e dalle famiglie del quartiere e a diventare un vero e proprio modello di riqualificazione per altre aree simili presenti nella nostra città – prosegue il vicesindaco -. Voglio ringraziare i dipendenti della struttura comunale che hanno lavorato a questo progetto e lo hanno reso possibile”
“Il ‘modello via Flavio Gioia’ è un piccolo esperimento, riuscito – dichiara il sindaco Andrea Benini – di percorso partecipativo e di confronto con i cittadini. Credo che potrà essere replicato in futuro laddove si dovessero riproporre criticità legate alla presenza di alberi ritenuti pericolosi dalle ferrovie, portandoci, in modo graduale, a riqualificare tutto il tratto urbano lungo la ferrovia.
La scelta di utilizzare materiale riciclato per tutti gli arredi usati nella riqualificazione va nella direzione che ci siamo sempre prefissi: quella di chiudere il ciclo dei rifiuti in modo virtuoso facendoci, come Amministrazione, promotori dell’acquisto di prodotti nati dal riciclo di materiale raccolto dalle raccolte differenziate. Questo è il modello di sviluppo cui ambiamo: verde e a misura di cittadino”.