GROSSETO – «Il recente dibattito apertosi sulla stampa dopo la pubblicazione dei valori del reddito medio disponibile per i cittadini, è un’ ulteriore conferma che Grosseto si colloca negli ultimi posti tra i capoluoghi toscani» a parlare in una nota è il presidente dell’Ance di Grosseto, Rossano Massai
«Già nel mese di Luglio, commentando i dati economici elaborati dalla Camera di Commercio per il Rapporto strutturale 2018 – dice Massai – evidenziammo la debolezza del tessuto produttivo locale, con la conseguente perdita di occupazione e di domanda interna, a cui è logico correlare la diminuzione dei redditi medi disponibili. L’analisi riportata dallo studio de Il Sole 24 Ore analizza in particolare l’arco temporale dell’ultimo decennio, nel quale il reddito medio del nostro Capoluogo ha subito una diminuzione complessiva del 4%, collocandolo, di fatto, all’ultimo posto in Toscana. Questo dato è per noi significativo in quanto, pur nella diffusa complessiva debolezza dei settori economici locali, l’anno 2008 rappresenta l’inizio della profonda crisi che, sul piano nazionale, ha colpito il settore delle costruzioni con inevitabili ricadute anche nel tessuto locale».
«Per le caratteristiche economiche del nostro Capoluogo – illustra il presidente – la crisi del settore edile e delle costruzioni tradizionalmente si trasmette nella diminuzione delle capacità produttive, occupazionali e della redditività disponibile, sia per le imprese che per le famiglie. E’ dimostrato che l’edilizia può rappresentare un importante comparto economico che, per le sue specificità produttive, ha la capacità di contrastare rapidamente le debolezze congiunturali, sostenere la domanda occupazionale e moltiplicare la propensione agli investimenti. E’ comunque nostra convinzione che, soprattutto nell’attuale fase economica, solo un consolidato ed equilibrato sviluppo economico complessivo può permettere alla nostra economia locale ed alla nostra società, di uscire dalla sacca di debolezza nella quale si sta trovando da troppi anni».
«Ben vengano una maggiore presenza dell’industria manifatturiera, un consolidamento dell’artigianato, un potenziamento del commercio correlato allo sviluppo turistico nonché delle attività agricole ed agroalimentari – prosegue Massai – collegate ad una reale e consistente capacità di espansione verso i mercati esteri. Ma il nostro sviluppo non può prescindere dal superamento dell’atavica debolezza infrastrutturale del Capoluogo e della Maremma. Viabilità esterna e interna alla nostra provincia, portualità, potenziamento aeroportuale, a prescindere dal recente episodio che ha riguardato l’avvio delle procedure fallimentari della nota compagnia svizzera, manutenzione dei nostri beni ambientali e storico-culturali, sono alcune delle debolezze che occorre superare, avendo ben chiaro che i nostri territori, pur mantenendo la loro valorizzazione ambientale, dovrebbero essere attrattivi per nuovi investitori anche attraverso le opportunità offerte dai finanziamenti europei, da una facilitazione degli strumenti urbanistici e da una burocrazia collaborativa».
«Abbiamo da subito risposto alla proposta della Camera di Commercio di organizzare una Cabina di Regia – conclude il presidente – per poter giungere alla stesura di un nuovo Patto per lo Sviluppo, di cui in passato abbiamo avuto anche qualche esperienza. Pertanto come Ance Grosseto ci uniamo all’invito di procedere, unitariamente alle altre organizzazioni imprenditoriali, in un costante lavoro di programmazione con le Pubbliche Istituzioni soprattutto locali, verso le quali da tempo lamentiamo ridotte occasioni di vero confronto, per individuare e sostenere linee strategiche a sostegno della nostra economia anche verso la Regione Toscana ed il Governo nazionale».