GROSSETO – “I recenti dati pubblicati dal Sole 24 Ore confermano purtroppo quanto da lungo tempo abbiamo cercato di dire a gran voce”, afferma Francesco Pacini, Presidente della Delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud. “Da questi dati la Provincia di Grosseto, nel centro Nord, è tra quelle che, più di tutte, fatica a recuperare il terreno perso, in termini di reddito pro-capite, dopo la crisi iniziata nel 2008. La situazione attuale è ulteriormente aggravata sia dai dati demografici che da quelli occupazionali, che rendono il contesto ancora più complesso. Non dobbiamo né drammatizzare né sottovalutare questa situazione ma, uniti, cercare di trovare nuove energie per ribaltare questo trend”. Così commenta i dati del Soe 24 Ore, Francesco Pacini, Presidente della Delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, commenta i dati presentati dal Sole 24 ore”
«Come Associazione Industriali torniamo a ribadire che senza l’impresa manifatturiera non si crea una vera ricchezza solida e duratura. Dobbiamo quindi porre tutte le condizioni per attrarre nuove iniziative imprenditoriali a partire da un nuovo approccio culturale che tutti dobbiamo assumere, rimuovendo gli ostacoli che troppo spesso bloccano sia chi già fa impresa sia chi potrebbe investire sul territorio».
«E ancora non ci stancheremo mai di sottolineare l’urgenza di dare finalmente seguito alle infrastrutture necessarie a questo territorio, in primis il corridoio tirrenico sulle cui fasi autorizzative dobbiamo vigilare con il sostegno di tutte le istituzioni».
«Infrastrutture non significa solo strade. Esiste una importante filiera, la blue economy, che ha già dato importanti risultati e che ha ulteriori possibilità di crescita. Essa si sviluppa naturalmente attorno ai porti, quindi da questo punto vista, è importante sviluppare nuovi progetti che potrebbero trovare, ad esempio attorno il porto di Piombino un importante sbocco in termini di export e logistica».
«Come Associazione Industriali entro la fine dell’anno lanceremo un nuovo Patto per lo Sviluppo chiedendo sostegno a tutte le parti social ed alle istituzioni, che metta al centro dell’agenda di questo territorio il lavoro e l’impresa. Questo è un territorio che non può crescere se non arricchisce il racconto della propria vocazione imprenditoriale con l’impresa manifatturiera. Per questo è necessario, a partire dai nostri punti di forza e di debolezza, costruire proposte nuove mettendo attorno al tavolo tutti i soggetti che vogliono costruire un nuovo modello di sviluppo».