FOLLONICA – «Il 30 luglio la Regione Toscana, targata Pd, ha sancito la riapertura di quel ferro vecchio che è l’inceneritore di Scarlino. Ma non lasciamoci ingannare dalla contrarietà dei Comuni di Follonica e Scarlino; una contrarietà fatta solo di carte bollate e non di sostanza» a parlare è il Movimento 5 Stelle della città del Golfo in una nota.
«I Comuni di Follonica e Scarlino sono responsabili e proni delle scelte scellerate della gestione dei rifiuti nell’Ato Toscana Sud – dice il Movimento – volte a fornire sempre più rifiuto indifferenziato da smaltire nell’inceneritore. Si sta verificando una dismissione graduale della raccolta differenziata porta a porta, poiché il porta a porta è ritenuto superato dall’Amministratore delegato di Sei Toscana Marco Mairaghi, a vantaggio dei cassonetti “intelligenti” che, nel medio e lungo termine, faranno crescere la quota dei rifiuti indifferenziati andando a rimpinzare l’inceneritore».
«Ricordiamo inoltre – prosegue la nota – che STA è la società che detiene le quote di maggioranza in Sei Toscana, che a sua volta partecipa al capitale in un’altra società che produce cassonetti intelligenti. Cassonetti “intelligenti” osannati dall’Amministrazione Benini. Il tutto sotto gli occhi del Centro Destra che sta a guardare, pur essendo al governo dei capoluoghi di Provincia Siena, Arezzo e Grosseto e quindi detentore della maggioranza delle quote in Ato Toscana Sud. Pd e Pdmenoelle senza alcuna differenza».
«Il Movimento 5 Stelle di Follonica è dal 2013 che, con l’iniziativa pubblica “Rifiuti Zero” – sottolinea il Movimento – alla presenza di esperti internazionali come Paul Connet e Rossano Ercolini, ha iniziato a fare informazione contro gli inceneritori e a favore di una corretta gestione dei rifiuti. Successivamente altri incontri sono stati organizzati, come quello con Elisabetta Menchetti e il Professor Paolo Rabitti, per spiegare ancora più tecnicamente la pericolosità dell’Inceneritore di Scarlino. Sono stati effettuati banchetti, comunicati stampa, interrogazioni e mozioni nell’ambito della gestione dei rifiuti che dimostrano una scontata e forte contrarieta’ al ferro vecchio di Scarlino. Il Movimento 5 Stelle pone al centro, da sempre, della propria linea politica i rifiuti che sono, di fatto, una delle cinque stelle».
«Purtroppo tutto questo – si legge ancora nella nota -sembra non esser stato sufficiente a convincere la comunità locale a non far eleggere Enrico Rossi quale governatore della Regione Toscana. Forte del voto quindi la Regione non ha cambiato idea e ha confermato la riapertura dell’inceneritore di Scarlino, nonostante i pareri del CNR di Napoli sull’inadeguatezza dell’impianto, gli sforamenti di diossina o il preoccupante stato di salute dei cittadini follonichesi e scarlinesi».
«L’Alta Maremma Grossetana – prosegue il 5 Stelle – grazie al voto, continuerà a fare da cavia e sarà ancora china per molti altri anni ai poteri economici-politico-finanziari del Pd. Invitiamo quindi tutti a riflettere sulle azioni dei partiti che stanno governando non solo il territorio comunale, ma anche quello provinciale e regionale. Al di là della propaganda politica strombazzata nell’imminenza delle elezioni amministrative, guardate i fatti, verificate con mano, informatevi. La Politica è un patrimonio di tutti. La Politica è partecipazione attiva e diretta. Se continuate a “delegare”, altri prenderanno decisioni sulla vostra vita e voi non avrete più voce in capitolo. Lo state sperimentando».
«Finché il Movimento 5 stelle di Follonica siederà in Consiglio Comunale – conclude la nota – continuerà a tutelare i cittadini, infatti ha segnalato la situazione di tutta la Piana di Scarlino al Ministro dell’Ambiente e al Ministro della Salute, ma il Movimento 5 Stelle non ha bisogno di “deleghe” o voti, ha bisogno di cittadini che sentano la responsabilità della propria vita, del benessere e della salute della propria comunità. Il movimento è partecipazione. Tutti possono fare politica, basta solo onestà e buona volontà».