GROSSETO – In questi giorni d’estate la sensazione è che i vacanzieri arrivino in Maremma quasi esclusivamente nei week-end. Le presenze durante il fine settimana non mancano: in quel momento stabilimenti balneari, ristoranti e strutture ricettive segnano un andamento positivo, ma nel resto dei giorni il calo rispetto al passato si fa sentire. Ancora mancano dati certi, ma solo impressioni che arrivano prima di tutto dalle imprese che operano nel settore, e purtroppo a dominare è la vacanza low cost di due giorni, sabato e domenica. «Il timore è che il bilancio di questa estate non sia positivo – spiega il segretario di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani –: da quello che ci riferiscono i nostri associati la situazione non è delle migliori, anche a causa del clima altalenante degli scorsi mesi.
Ma se non possiamo contare sul meteo che è imprevedibile, possiamo però strutturare il territorio in modo differente, creando sinergie sempre più forti tra pubblico e privato». Nel 2017 la provincia di Grosseto si era classificata tra le prime in Italia per il tasso di turisticità con 25,6 presenze ad abitante, cioè 4,8 notti per turista. Un ottimo risultato che però, molto probabilmente, non sarà replicato nel 2018.
«Il caldo record della scorsa estate ha sicuramente influito positivamente sugli arrivi nella nostra provincia – spiega ancora Ciani –, ma non possiamo fare affidamento solo sul meteo: serve un’organizzazione differente, le amministrazioni locali devono necessariamente investire di più sul turismo, mettendo in campo azioni che vadano a rafforzare il settore. Penso ad esempio all’aeroporto civile di Grosseto: ottimo il collegamento con Berna, ma non basta. Aumentare i voli andando a comprendere anche altri scali potrebbe essere un incentivo per gli stranieri a scegliere la Maremma. Lo diciamo da tempo: puntare su una ricettività che non sia solo balneare potrebbe essere una chance, magari individuando target specifici su cui indirizzare l’attenzione. La bicicletta e l’enogastronomia, sono due peculiarità che potrebbero funzionare da motori di sviluppo del settore anche fuori dai 3 mesi estivi. Un dialogo costante con gli imprenditori diventa fondamentale: alle imprese servono stimoli e iniziative pubbliche utili a rilanciare le loro attività. Purtroppo la tendenza della vacanza low cost di pochi giorni è sempre più predominante e quindi dobbiamo trovare un modo per attirare presenze anche durante la settimana, offrendo servizi e pacchetti allettanti». Anche l’artigianato non esclusivamente dedito al turismo beneficia dell’aumento di presenze: sono interessati dalla domanda turistica settori come l’abbigliamento e le calzature, il manifatturiero e l’artigianato artistico ma anche servizi e benessere. Per non parlare del comparto alimentare e dei trasporti. «Abbiamo tutte le carte in regola per far diventare la ricettività un cardine dell’economia maremmana – conclude il segretario di Confartigianato Imprese Grosseto – ma servono strategie e progetti. Altrimenti la Maremma resterà sempre indietro rispetto ad altre zone del Paese».