GAVORRANO – Saragosa farà da tutor a Biondi. Così Elisabetta Iacomelli, consigliere comunale di opposizione critica la scelta del sindaco di Gavorrano di nominare il quarto assessore della sua giunta.
«Erano giorni ormai che il nome del quarto assessore risuonava tra le stanze della casa del popolo, le urla sguaiate di qualche militante hanno risuonato per notti, ma voglio interpretare questo acceso confronto come dato sicuramente positivo, prima ancora del conferimento delle deleghe l’ex Sindaco Saragosa ha sviluppato un dibattito acceso e vivace, stimolando la partecipazione di storici politicanti».
«In verità posso comprendere le perplessità dei contrari alla nomina, la scelta di assegnare un tutor al nuovo Sindaco lancia un messaggio importante, così come l’aver individuato una figura che avrà difficoltà a districarsi tra il comparire ed eclissarsi alle sedute di giunta a seconda degli atti in decisione e delle scelte da compiere; non è facile gestire il lavoro quando uno stretto parente ricopre la posizione di responsabile di un settore anche per l’ente nel quale eserciti il mandato, il conflitto di interessi è uno spettro difficile da gestire. Chissà, magari per garantire la funzionalità della giunta si alternerà con l’assessore al bilancio, anche questo nella strana situazione di dipendente, a quanto si apprende della stampa, del settore finanziario di Sei Toscana con la posizione di responsabile, ente quest’ultimo con cui il Comune di Gavorrano ha rapporti».
«Sono commistioni difficili da gestire, non è semplice amministrare con serenità in presenza di queste strane coincidenze. La soluzione adottata è apparsa al Sindaco la via d’uscita per superare l’imbarazzante situazione in cui si era volutamente catapultato, si individua una figura di indubbia esperienza così da far dimenticare gli impegni non mantenuti, quali la nomina di un assessore per Caldana, ma il rimedio anche stavolta è stato forse peggio del male, finendo per sminuire i componenti della sua stessa maggioranza e non solo, si è sentito la necessità di varcare i confini di questo esteso Comune non riconoscendo a nessuna figura del territorio la capacità e le competenze per assolvere l’incarico. Immagino come possano sentirsi gli attuali membri del consiglio, i militanti, i simpatizzanti, quelle professioniste che puntualmente ad ogni tornata elettorale manifestano la propria disponibilità e che sistematicamente vengono ignorate e derise».
«Mi auguro, per il bene della comunità, che si trovi il giusto equilibrio. Finiranno le salvaguardie lasciate dalla precedente amministrazione, e mi auguro ci siano le condizioni per lavorare».