GAVORRANO – Si terrà lunedì, 30 luglio, il consiglio comunale di Gavorrano. Dodici punti sull’ordine del giorno, ma «se n’è perduto uno». Ad affermarlo è il gruppo consiliare di minoranza “Di Curzio Sindaco” che aveva presentato al sindaco Andrea Biondi una mozione sulla salute pubblica ma della quale sull’ordine del giorno non c’è traccia.
«Sorprende l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale a Gavorrano – afferma il capogruppo Andrea Maule in una nota -. Infatti il sindaco Biondi ha escluso la discussione sulla nostra mozione relativa alle malattie polmonari del territorio di Gavorrano che, secondo uno studio dell’Agenzia Regionale sulla Sanità, hanno prodotto fino al 2015 un livello di mortalità quasi doppio rispetto alla media alla provincia di Grosseto e della regione Toscana, nonché molto superiore al valore medio delle Colline Metallifere. L’esclusione della mozione avviene in un ordine del giorno che vedrà impegnato il consiglio comunale in ben dodici punti, quindi perché non tredici»?
«Uno studio ulteriore – prosegue il gruppo consiliare -, sempre svolto dall’Agenzia Sanitaria Regionale, protrattosi fino all’anno trascorso 2017, conferma il preoccupante andamento precedente, stabilizzando l’incidenza del fenomeno a Gavorrano su livelli doppi rispetto al resto della Toscana.Il consiglio comunale uscente già si era occupato di questa tematica nel luglio 2017 ma, in base a quanto pubblicamente noto, non produsse alcuna concreta e tangibile iniziativa in merito. La nostra mozione invece sollecita il sindaco, quale massima autorità per la salute dei suoi cittadini, a farsi carico della situazione che, stando ai numeri dell’Ars, è veramente allarmante e quindi meritevole di approfondita discussione. Il tutto senza trascurare ulteriormente la necessaria e doverosa informazione alla comunità interessata».
«Nella nostra mozione –conclude la nota- sulla salute pubblica a Gavorrano, presentata il 19 luglio scorso, proponiamo anche l’installazione di apposite centraline per rilevare e quindi analizzare l’aria che respiriamo, di adottare provvedimenti adeguati alla tutela della salute pubblica e di confrontarsi con le altre Istituzioni territoriali, Regione e Asl incluse, per quanto di loro competenza.Ma purtroppo dobbiamo tristemente prendere atto che il sindaco Biondi non ha voluto che se ne parlasse nel prossimo consiglio comunale, rimandando tutto a chissà quando. Ebbene, non ci sembra questo un atteggiamento responsabile per chi guida la pubblica amministrazione. Specie quando si parla di salute pubblica».