FOLLONICA – «La scelta della Giunta Benini di istallare i cassonetti intelligenti per la raccolta differenziata prevista e in alcune zone già avviata, come nel rione Salciaina, è sbagliata perché fa fare un passo indietro nella raccolta dei rifiuti in quanto non permetterà una migliore differenziazione né una riduzione degli stessi». Il Movimento 5 Stelle di Follonica interviene così sul tema dei nuovi cassonetti intelligenti (quelli che si aprono solo con tessera di riconoscimento personale).
«Il sistema dei cosiddetti cassonetti intelligenti di intelligente hanno ben poco se non un’apertura automatica attraverso un’apposita tessera elettronica – proseguono i 5 Stelle -. Un sistema questo che comporta un enorme investimento iniziale, dei costi di manutenzione notevoli e con l’aggravio che non consentiranno il calcolo di una tariffa puntuale premiante per quei cittadini che faranno correttamente la raccolta differenziata e soprattutto l’impossibilità di un controllo sul corretto conferimento dei rifiuti vanificando di fatto una raccolta differenziata di qualità. Perché questo cambio di direzione dell’Amministrazione Benini? Perché deviare dalla raccolta porta a porta, unico sistema attualmente valido per garantire una buona raccolta differenziata? Per il Movimento 5 Stelle risulta indispensabile non abbandonare il porta a porta a favore dei cassonetti intelligenti proprio ora che la Regione ha deciso di riavviare l’Inceneritore di Scarlino».
«Anzi occorre invece migliorare il sistema porta a porta con i tags (etichetta elettronica) capaci di individuare non solo l’utente ma anche il numero dei conferimenti e la pesatura degli stessi al fine di calcolare una tariffa premiante; mentre in zone e rioni con particolari esigenze e peculiarità occorrerebbe prevedere delle piccole isole ecologiche presidiate. Infelice inoltre è risultata la scelta del periodo in cui avviare questo nuovo sistema, in piena stagione estiva creando disagi e accumuli di rifiuti nei pressi dei cassonetti. Alcuni Comuni che hanno optato per i cassonetti intelligenti sono dovuti ritornare al porta a porta poiché hanno visto nel medio periodo ridursi drasticamente la percentuale di raccolta differenziata».
«Questo sistema “intelligente” rispecchia l’incapacità della Giunta Benini e di Sei Toscana di gestire correttamente il ciclo dei rifiuti, un sistema fallace sia nella raccolta che nell’impiantistica di trattamento – proseguono i pentastellati -. Per questi motivi ma soprattutto per il mancato obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata da estendere a tutta la città entro il 2015, come previsto nel programma elettorale della coalizione di maggioranza, chiediamo le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente, in quanto inerme e del tutto impossibilitato a incidere verso una gestione corretta dei rifiuti in quanto esponente del Partito Democratico che gestisce con le proprie multiutility la gestione dei rifiuti e dell’inceneritore a spese della salute e dei soldi dei cittadini».