GROSSETO – “Se un’hai altri moccoli…vai a letto al buio!” Quante volte nonna me l’ha detto quando mi incaponivo su una questione, puntavo i piedi, mi incarognivo che doveva essere come dicevo io. E lei, candidamente, senza arrabbiarsi mi smontava così: “Oh bimbo, se un’hai altri moccoli…vai a letto al buio!”. Era un po’ come dire: calmati, perché mica hai ragione! E’ un’espressione che, lì per lì, non capivo. A proposito di moccoli, mi veniva in mente un’altra cosa…
Ho recuperato il senso di questo modo di dire maremmano da adulto, quando mi è tornato utile per “smontare” con ironia chi pretendeva di avere ragione a tutti i costi, teneva il punto, sapendo di difendere l’indifendibile.
Ecco, questa espressione è utile in un sacco di circostanze: di fronte a chi fa il saccentello e vorrebbe insegnarti come si sta al mondo; di fronte a chi fa questioni di principio e non intende retrocedere; di fronte a chi ti si impermalisce e, in qualche modo, vuole soddisfazione delle proprie ragioni. Niente di meglio che affievolirne ogni velleità con un modo di dire scanzonato e ironicamente leggiadro: “Se un’hai altri moccoli…”, ovvero se non hai ancora da farla troppo lunga, guarda di finirla subito. Ma vuoi mettere la soddisfazione di smontare le pretese di un tuo interlocutore dicendogli, magari con un lieve sorriso canzonatorio: “Oh nini, se un’hai altri moccoli…vai a letto al buio!” Il risultato è assicurato. A prova di bizza.
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