FOLLONICA – «L’osservazione del M5S che come maggioranza non siamo stati capaci di produrre un progetto di riorganizzazione della mobilità è corretta. Non serve richiamare distinzioni: è un errore che coinvolge anche noi» a parlare e a fare mea culpa sono Ettore Chirici, capogruppo di Gente di Follonica, Francesco Aquino, consigliere di Socialismo e Autonomie e il presidente del consiglio comunale, Francesco De Luca di Mdp, in una nota.
«Il progetto parcheggi su cui si è esplosa un’accesa discussione è frutto di questo errore – dicono i tre consiglieri – non mettiamo in dubbio la legittimità e l’opportunità di avere un rapporto con investitori privati: il tema delle risorse, per azioni complesse ed onerose come questa, è reale e va affrontato senza remore e pregiudizi. Il coinvolgimento dei privati per operazioni pubbliche, scontando il fatto che, ovviamente, debbano averne remunerazione, richiede però grandi capacità strategiche, quindi un quadro degli obiettivi in relazione tra loro, formidabili capacità di controllo e gestione da parte del Comune».
«Ecco, questo ci sembra manchi e proposte siffatte, da discutere con serietà, sono opportune nella fasi iniziale di un’esperienza di governo e non a meno di un anno dalle elezioni: lo scontro elettorale, da tutte le parti in causa, “inquina” il confronto e l’elaborazione – prosegue la nota – si poteva e si può discutere se condividere o meno, in tutto o in parte, il “progetto Saragosa” per un nuovo disegno della città: però c’erano visione e strategia che negli anni sono state malamente modificate o cancellate senza una vera alternativa (vedi parco centrale). Un piano complessivo di parcheggi non può che stare dentro una visione ed una strategia della città, altrimenti rischia di incidere parzialmente ed aprire nuovi ulteriori problemi».
«Questo è il primo punto critico che non ci fa condividere il “project parcheggi” in fase di approfondimento – sottolineano i consiglieri – che relazione c’è con la qualità urbana, con le prospettive di sviluppo, con le funzioni degli spazi pubblici? Il tema della mobilità non nasce dai parcheggi, ma dalla natura degli assetti urbani che vogliamo proporre. Poi ne derivano le conseguenze, si spera coerenti. In questo caso, si è agito all’inverso».
«Il secondo punto di dissenso è sui contenuti di alcune scelte – afferma la nota – che prospettiva di riqualificazione (quindi di funzioni) per piazza XXV Aprile? E per l’Ilva, ha senso mantenere i parcheggi (in questo momento ovviamente sì, ma per il futuro?), mentre si deve completare il piano di recupero, riorganizzazione e delle funzioni di quest’area strategica? Già questi due esempi, mettono in discussione l’ipotesi trentennale (ma lo sarebbe anche ventennale) di concessione ai privati di aree pubbliche che possono e debbono segnare una svolta nel futuro della città. Il terzo punto: si continua solo e solamente a proporre interventi in superficie, consumando spazi pubblici per la sola funzione di parcheggio. Un po’ di sano coraggio non guasterebbe. Infine, ma non per importanza, e l’errore deriva dalla carenza di un disegno complessivo urbano, nessuna ipotesi di parcheggi scambiatori, serviti ed integrati con la mobilità alternativa, ubicati, per definizione, all’esterno del perimetro urbano».
«D’altra parte, “i vantaggi” che si dicono possibili con il project sono in realtà discutibili: la piazza tra le Fonderie (Ilva) non ha uno straccio di progetto (pur essendoci un concorso con un vincitore), ma la sola quantificazione economica (cioè quanto il privato spenderebbe) e per piazza XXV Aprile lasciamo perdere, nemmeno un’idea di funzioni oltre il parcheggio – dice ancora la nota – Il resto ci pare discussione che potrebbe andare avanti ed essere attuata senza necessità di un “project parcheggi”: riorganizzazione della sosta (con attenzione anche alla maggior rotazione in alcune situazioni), unificazione delle zone per residenti (cioè una sola in tutta la città),una miglior scansione ed attento sistema tariffario per i non residenti, le zone “30” e così via (mentre non sono in discussione le due autorizzazioni per nucleo familiare residente).
Tutti provvedimenti che potrebbero e dovrebbero essere assunti rapidamente».
«Quanto al tema di fondo, fermiamo questo “project” e riprendiamo il filo conduttore della città di domani – concludono i tre consiglieri – porterebbe al programma per i successivi cinque anni di governo comunale. Potrebbe proporre, poi, ma solo poi, una nuova manifestazione di interesse sul sistema mobilità e parcheggi, più utile e conseguente al disegno urbano, alla migliore qualità dell’ambiente ed allo sviluppo economico. E’ un progetto ambizioso, ma sennò che ci stiamo a fare?»