GROSSETO – «Fratelli d’Italia, anche in questa tornata elettorale amministrativa, si è confermata forza protagonista di cambiamento in Toscana. Dopo gli storici successi di Grosseto e Arezzo, anche Siena ha davvero voltato pagina» a parlare è il portavoce territoriale, Fabrizio Rossi.
«Fratelli d’Italia è stata la prima forza politica a credere in De Mossi, che al ballottaggio ha prevalso sulla sinistra, ormai logorata dopo gli scandali che hanno azzerato l’immagine e l’economia di Siena – dice Rossi – consapevoli dell’importanza storica di questo cambiamento di rotta, facciamo appello a tutti i sindaci delle tre città amministrate dal centro destra e che rappresentano la Toscana del sud a fare quadrato intorno a progetti comuni per il bene dei nostri concittadini, sin troppo vessati nel corso degli anni dalle politiche regionali di area vasta, fallimentari ovunque».
«Sanità, trasporto pubblico locale, autorità idrica toscana, ambiente e rifiuti, servizi sociali – illustra Rossi – sono i temi scottanti nei quali la regione Toscana ha palesato negli anni la sua inefficienza, costi altissimi per la collettività. “Sistemi” e “logiche” di lottizzazione che hanno vessato le popolazioni delle nostre terre.
In questa delicata fase storica, l’unità di intenti, al di fuori e al di sopra degli interessi di parte, deve prevalere al fine di risolvere atavici problemi che solo la sinistra ha saputo far incancrenire con gestioni, spesso di natura meramente clientelare».
«Il nostro appello a lavorare in sinergia è anche un invito a riunire i tre sindaci nella nostra bella terra di Maremma e approfondire le varie tematiche che accomunano i nostri territori – conclude Fratelli d’Italia – fino a trovare soluzioni condivise. Gli stati generali del centrodestra della Toscana del sud devono essere prontamente convocati. Rappresenta davvero una rivoluzione sia nel modo di approcciarsi ai problemi dei cittadini, senza imposizioni dall’alto, sia per condurre battaglie comuni che possano scardinare il sistema rosso della Regione Toscana, ormai arrivato al capolinea.
Andiamo avanti nella liberazione della Toscana».