GAVORRANO – Rinnovata la commissione elettorale del Comune di Gavorrano. Il via libera è arrivato ieri durante il consiglio comunale. La commissione è composta da tre consiglieri: come membri effettivi di maggioranza sono stati eletti Giulio Querci e Silvia Rossetti (Gavorrano Progressista), mentre per l’opposizione è stato eletto Andrea Maule (Di Curzio Sindaco).
Critiche per la scelta del membro di opposizione (andato al centrodestra, ndr) sono arrivate da una parte della minoranza, il Movimento Gavorrano Bene Comune che ha chiesto chiarimenti al sindaco. «Siamo a conoscenza di una campagna elettorale fatta dal Pd – si legge nel comunicato del Movimento –, casa per casa in cui si chiedeva ai propri elettori di votare per Gavorrano progressista altrimenti la destra “fascista” , così dicevano, sarebbe andata al governo di questo comune. Signor Sindaco allora ci spieghi come mai un membro della sua maggioranza,targata Pd,ha sentito il bisogno di premiare un membro del Centrodestra per l’elezione nella commissione elettorale? Quella destra oggi non fa più paura anzi va premiata? La invitiamo a fare chiarezza quanto prima ma soprattutto a chiedere a chi ha sentito il bisogno di votare uno del Cdx a spiegarci le proprie motivazioni. Speravamo che l’inizio fosse davvero diverso, ma forse come rimarcato da un suo consigliere uscente, dopo le elezioni sembra tornato subito il vecchio sistema dove qualcuno decide a tavolino per gli altri e dove lei rischierà di rimanere impantanato. E si ripeterà una storia con un finale già visto, il gigante che mangia il topolino. Signor Sindaco riavvolga il nastro e alle parole faccia seguire le azioni».
Sulla scelta fatta dalla maggioranza è intervenuto il capogruppo Giulio Querci. «Nella normale attività istituzionale la forza più rappresentativa delle opposizioni, cioè il centrodestra, si è correttamente fatta avanti, chiedendo formalmente al sottoscritto in qualità di Capogruppo la possibilità di essere rappresentati in commissione elettorale. Richiesta logica, fatta alla luce del sole e che è prevista dai regolamenti comunali. Quello che si denota in questa sterile polemica fatta dalla lista Scapin, è prima di tutto il dubbio della comprensione del ruolo in Consiglio e dei rapporti istituzionali necessari. In secondo luogo si delinea chiara la frammentazione di una opposizione che sin dalle prime battute risulta inconsistente e priva di volontà di dialogo. Opposizione a dir poco dilettantesca. Se ci fosse arrivata una richiesta di dialogo dalla Consigliera Scapin saremmo stati estremamente lieti di confrontarci. Auspichiamo che per il futuro e per le situazioni assai più serie che ci attendono cambino sia i modi che i toni, noi terremo sempre aperta la porta del dialogo con chi dice di avere valori di centrosinistra a noi cari».