GAVORRANO – Il primo consiglio comunale della nuova legislatura gavorranese è iniziato con una dimissione. E’ stata Giorgia Bettaccini, assessore all’ambiente della giunta precedente e neo-eletta consigliera della lista Gavorrano Progressista, a portare le sue dimissioni al protocollo del Comune pochi minuti prima dell’inizio della seduta.
In seguito alle sue dimissioni dal Partito democratico, già avvenute in primavera, Bettaccini esce quindi dalla scena politica di Gavorrano. Sorpresa da parte del sindaco Andrea Biondi, che durante la seduta ha appreso la notizia senza preavviso, come del resto, tutti gli altri presenti.
«Questa decisione non arriva a cuor leggero – ci ha spiegato la consigliera dimissionaria in un’intervista -, so che verrà strumentalizzata e sono consapevole che con questa scelta potrei deludere i miei elettori. Per questo mi scuso soprattutto con loro».
Bettaccini ci racconta di aver appreso dai giornali che il suo posto in consiglio comunale sarebbe stato quello da consigliera ordinaria con delega alla raccolta differenziata. «Vorrei chiarire –dice- che non si tratta delle mie aspettative personali, non sono legata a nessuna poltrona, il punto è un altro».
«Sono stata –spiega- la prima firmataria del progetto di Andrea Biondi, un progetto che parlava di rinnovamento e condivisione. Fino alle elezioni è stato così e sono sempre stata convinta che fosse la strada giusta, ma qui a Gavorrano, dopo le elezioni, è tornato subito il vecchio sistema; qualcuno decide a tavolino per gli altri».
«Non ci sono state riunioni con il gruppo – racconta Bettaccini – per decidere i ruoli in consiglio. Sì, Andrea mi ha chiamato, ma fino a lunedì sera non ho saputo più niente sul mio compito. Il fatto è che non ho avuto il modo di confrontarmi. Le decisioni, ancora una volta sono calate dall’alto e di questo sono delusa. Non è come alla mia prima esperienza, allora non ero nessuno, diciamo, ma negli ultimi cinque anni mi sono spesa con tutta me stessa per un progetto e lì dentro (in consiglio comunale ndr) sono quella con più competenza sull’argomento, mentre il sindaco si è tenuto la delega all’ambiente. Sinceramente, del “contentino” della delega alla raccolta differenziata non me ne faccio niente. Vengo da cinque anni di esperienza sull’ambiente con un progetto avviato che necessita di essere portato a termine, da consigliera non avrei nessuna voce in capitolo se non quella di sostegno al sindaco. Se devo stare zitta, sto da un’altra parte».
Bettaccini fa anche i conti con il partito democratico locale dal quale si è allontanata già da mesi. «L’assessorato a Tonini – attacca- la dice lunga sull’operato del Pd e come vengono prese le decisioni. Nell’ultimo anno gli attacchi più forti, i paletti e le critiche più distruttive sono sempre arrivati dalla nuova dirigenza locale. Il partito non mi ha mai aiutato e non mi è stato vicino, ma per le elezioni sono venuti a cercarmi. Evidentemente non per il lavoro che avevo svolto ma per trovare voti durante la fase elettorale. Credevo che fosse il progetto di rinnovamento, ma mi chiedo dove questo sia avvenuto? Sono quella che in campagna elettorale fa comodo e dopo devo stare zitta? No, grazie. E se a Gavorrano devono sempre decidere loro, mi dispiace, ma così perderà anche Andrea. Per quanto mi riguarda; ho preso atto delle vostre decisioni, prendete voi atto delle mie. Sono stanca di essere presa in giro e sminuita».