GROSSETO – «Un bilancio in rosso, una società pubblico-privata commissariata e un presidente che ad appena un anno e mezzo dalla sua nomina lascia l’incarico senza dare spiegazioni, subito dopo l’approvazione del resoconto del 2017 da parte del consiglio d’amministrazione e a pochi giorni dal passaggio del bilancio nell’assemblea dei soci». Il coordinatore provinciale di Forza Italia Grosseto Sandro Marrini e gli onorevoli Roberto Berardi ed Elisabetta Ripani intervengono sulle dimissioni del presidente di Sei Toscana.
«Una situazione paradossale, con risvolti che purtroppo ricadono sui cittadini di Grosseto, Siena e Arezzo, costretti ogni giorno a fare i conti con un servizio che non corrisponde alle richieste dei Comuni e soprattutto alle tasse, salate, versate dalla popolazione per sostenerlo. Forza Italia chiede urgentemente spiegazioni al presidente dimissionario Roberto Paolini e al consiglio d’amministrazione della società, che – lo ricordiamo – è stata commissariata a marzo del 2017 su richiesta dell’Anticorruzione dopo l’inchiesta aperta su Ato Toscana Sud e in particolare sulla gara che ha affidato a Sei Toscana nel 2013 la gestione del ciclo dei rifiuti delle province di Grosseto, Arezzo e Siena per vent’anni».
«Non basta la nota stringata inviata dal gestore nei giorni scorsi, nella quale si dice che la società resta operativa sia nella organizzazione amministrativa che gestionale – prosegue Forza Italia -. Siamo pienamente d’accordo con le richieste avanzate dagli assessori all’Ambiente Simona Petrucci (Grosseto) e Luca Minucci (Orbetello): vogliamo conoscere il motivo che ha portato il presidente Paolini a lasciare l’incarico. Troppe coincidenze con l’approvazione di un bilancio che le cronache delle ultime ore rivelano in perdita per 4,2 milioni di euro, con 150 milioni di euro di entrate all’anno provenienti dai Comuni gestiti. E mentre la società liquida con due righe un fatto grave come le dimissioni di un presidente, ogni giorno i cittadini ogni giorno con un servizio non all’altezza, con richieste da parte dei Comuni, come Grosseto, che non trovano risposte, in un continuo gioco di scatole cinesi».
«Andremo a fondo di questa vicenda che non può passare sotto traccia: lo faremo a fianco dei nostri assessori di Grosseto e Orbetello, lo faremo a Roma nel caso in cui ancora una volta non venga trovata una soluzione. Non possiamo più sottostare alle logiche di una società che doveva essere pubblica ma che di fatto è privata e che gestisce un ambito così delicato come quello dei rifiuti. Adesso pretendiamo risposte veloci e chiarificatrici. Vogliamo conoscere nei dettagli tutto ciò che sta dietro alle dimissioni del presidente Paolini e dei conti di Sei Toscana e chi ha responsabilità dovrà risponderne nelle sedi opportune». Conclude.