FOLLONICA – «Il centrosinistra apra gli occhi e intervenga quanto prima per risolvere una delle criticità più preoccupanti del nostro territorio. A Follonica ai lati dei binari, nelle vicinanze della stazione ferroviaria in via Bicocchi, ci sono alcuni edifici oramai disabitati da anni. Lì vivevano i dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Oggi quelle case sono inutilizzate o meglio sono sempre abitate ma abusivamente». Afferma Sandro Marrini capogruppo Forza Italia Follonica.
«Un albergo a due passi dal mare usato da chi arriva nella nostra città per commerciare abusivamente o per altri motivi, sempre legati a scambi poco chiari. La situazione è sotto gli occhi di tutti: basta fare due passi vicino agli edifici lato via Bicocchi per rendersi conto che in quell’area della città del golfo c’è qualcosa che non va – prosegue -. La rete di divisione del parcheggio dello storico ristorante che costeggia la ferrovia è costantemente divelta, nonostante i gestori del locale tentino di ripararla ogni volta che viene rotta. Le persone che vivono in quelle case abusivamente usano quel passaggio per arrivare negli edifici: chi è stato dentro quegli appartamenti, quando non c’era nessuno dentro, ha notato come le stanze siano usate non solo per dormire ma anche come wc all’aperto».
«Sul pavimento infatti c’è di tutto: non entriamo nello specifico ma certo la situazione è al limite delle più banali norme igieniche del vivere civile. Poi siringhe gettate nelle siepi, di notte scambi strani tra personaggi che orbitano intorno a quelle abitazioni e ancora danni continui ai magazzini del ristorante. Quello che chiediamo alla giunta di centrosinistra è come mai ancora, nonostante i sopralluoghi dello scorso anno, la situazione non sia cambiata. In vista dell’arrivo dell’estate sarebbe opportuno risolvere una volta per tutte questa criticità considerato l’aumento appurato negli anni del numero dei venditori abusivi in arrivo nella nostra città. I follonichesi chiedono maggiori tutele per la loro sicurezza: adesso è tempo di aprire gli occhi e iniziare ad agire».