COLLINE METALLIFERE – «Nei territori assegnati all’Unione al di fuori del perimetro dei Comuni membri a seguito del trasferimento dalle Province alle Unioni della Forestazione, non mancano problemi di finanziamento, gestione e rapporti istituzionali» a sollevare la questione è il presidente dell’Unione di Comuni Colline Metallifere, Giacomo Termine, in una lettera fiume, inviata alla Regione, al presidente Enrico Rossi e all’assessore Marco Remaschi, ai sindaci di Livorno, Collesalvetti e Rosignano, all’Ente Terre regionali Toscane, alla Provincia di Livorno, al Consorzio di Bonifica e al Gruppo Carabinieri Forestali di Livorno.
«L’alluvione del settembre 2017 ha procurato danni al complesso agro-forestale regionale delle colline livornesi, richiedendo investimenti per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità – spiega Giacomo Termine – l’Unione delle Colline Metallifere ha subìto l’assegnazione del complesso colline livornesi e dei relativi operai forestali con responsabilità, rispettando gli impegni assunti e arrivando a stornare risorse destinate al proprio territorio per finanziare i lavori e pagare gli stipendi. Siamo intervenuti sulla sistemazione della dorsale le Tagliate-Corbolone-Valle Benedetta e delle diramazioni, abbiamo rimosso la massa forestale ad Infernaccio lungo il torrente Ugione, rimosso il materiale legnoso in alveo, effettuato la regimazione delle acque sul viale parafuoco di Quercianella sud e ripulito i sentieri nelle colline livornesi».
«Permangono gravi problemi sulla viabilità di servizio in Valle Benedetta – prosegue Termine – e nella Val di Chioma, dove un cedimento della strada in assenza di interventi rapidi può provocare lo smottamento della carreggiata con intransitabilità per residenti e mezzi AIB. E’ evidente che in mancanza di una leale collaborazione istituzionale, l’Unione non può continuare ad occuparsi di territori ad alto rischio e antropizzati come quello di Livorno. Con rammarico constatiamo che né i Comuni, né la Regione si sono sentiti in dovere di rispondere alle difficoltà che abbiamo più volte evidenziato. E non è tutto: leggendo la corrispondenza tra sindaco di Livorno e Carabinieri forestali notiamo che non si esita a scaricare sull’Unione, la responsabilità di interventi necessari in caso di calamità, per evitare incendi nelle vicinanze di Quercianella».
«Il sindaco di Livorno non può liquidare con affermazioni semplicistiche questioni complesse come la ricerca delle risorse, la messa in campo di competenze e strutture organizzative per realizzare gli interventi – conclude Termine – si pensa forse che l’Unione debba farsi carico in toto della sicurezza degli abitanti livornesi? Diciamo con forza alla Regione e ai sindaci che non siamo più disponibili a trascurare le esigenze dei nostri territori, né a sottrarre ad essi risorse per sopperire alle inadempienze di altri. Chiediamo alla Regione di intervenire entro 30 giorni, riservandoci in caso contrario ogni azione in difesa e tutela dell’Unione dei Comuni Colline Metallifere»