GROSSETO – “Il costo del carburante incide fino al 40 per cento sulle spese di gestione e in meno di 10 anni nel Grossetano siamo passati da 600 imprese attiva a poco più di 300” denuncia Gianfranco Del Poeta, portavoce di Cna Fita Grosseto.
Un monitoraggio e un’analisi, a livello europeo, sui costi del gasolio. L’ha condotta Cna Fita, l’unione che tutela i trasportatori, analizzando l’andamento dei costi del carburante nei primi cinque mesi dell’anno. E il panorama che emerge, dai dati raccolti, è piuttosto preoccupante. Al costo industriale del gasolio commerciale da autotrazione – che è in linea con la gran parte dei Paesi europei (l’Italia è 11esima nella relativa graduatoria) – corrispondono tassazione e accise pari a ben il 59,19% del prezzo alla pompa, che assegnano al nostro Paese il secondo posto in Europa per maggiore imposizione, dopo il Regno Unito.
Il Lussemburgo, invece, è lo Stato dove sul gasolio commerciale da autotrazione il fisco incide in misura minore, solo per il 44,12%, seguito da Polonia, Romania, Bulgaria, Spagna.
In valori assoluti l’Italia si colloca così al secondo posto, dopo la Svezia, anche nella classifica dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa: il costo complessivo per un litro di carburante, infatti, è di 1,502 euro. In fondo alla graduatoria i Paesi, dalla Polonia alla Bulgaria e alla Romania, i cui vettori hanno visto impennare i chilometri percorsi sulle strade europee, con il picco del +55% della Romania.
“Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito alla chiusura di quasi il 50% delle imprese nazionali di trasporto merci – commenta Gianfranco Del Poeta, portavoce Cna Fita Grosseto -. Il continuo rialzo del prezzo del gasolio, unito agli aumenti di autostrada e delle imposte, ha contribuito in maniera determinante al decremento del trasporto merci nazionale, pari al 9,4% negli anni 2013/2016, e alla chiusura di quasi 27mila imprese nel periodo 2008/2017. Solo a Grosseto siamo passati da quasi 600 imprese attive a poco più di 300”. Imprese spesso sostituite dai vettori esteri, “…che hanno penalizzato il nostro Paese – aggiunge del Poeta – in termini di occupazione, tasse, imposte e contributi. In Italia il costo del gasolio incide per il 30 o 40% delle spese gestione di un’impresa ed è un costo incomprimibile. Un qualsiasi aumento determina una crisi per tutto il settore del trasporto”.
“Una situazione insostenibile a cui bisogna porre un freno – conclude Del Poeta – facendo scendere le imposte sul gasolio commerciale da autotrazione sotto il 50% del costo complessivo alla pompa, come già hanno fatto tredici Paesi europei. Solo così potrà essere restituita la necessaria competitività alle imprese del trasporto e all’intero sistema Paese”.
Sono circa 120 le imprese di trasporto merci e persone associate a Cna Grosseto, che rappresentano circa il 40 per cento del settore in provincia.