GROSSETO – “Le elezioni politiche svolte oltre due mesi fa hanno portato nello scenario politico italiano grandi sorprese”. Cosi esordisce nella nota Michele Barone (nella foto con Fabrizio Rossi), portavoce grossetano di Gioventù Nazionale, il gruppo giovanile di Fratelli d’Italia. Continua Barone nella sua analisi: “Fratelli d’Italia ha raggiunto un piccolo/grande traguardo, passando dai 665.830 voti della passata tornata elettorale agli attuali 1.426.564. Di fatto più che raddoppiando il proprio elettorato. Ma non tutti all’interno del partito sono contenti di questo risultato che comunque attesta il partito di Giorgia Meloni a sopra il 4%. I più grandi critici rispetto a questo risultato sono proprio i giovani e tesserati di Gioventù Nazionale, che nonostante la giovane età non si fanno prendere per il naso dalle semplici cifre, ma anzi analizzano il comportamento, al quanto oscillante, del proprio partito, richiedendo una dirigenza più ferma al timone, che non si lasci ingannare dalle sirene dei populismi nostrani”. “Gioventù Nazionale-Grosseto è parte integrante del partito nella città maremmana”, – così continua nell’analisi Michele Barone – “Ed è’ di notevole importanza, il fatto di essere stati superati dalla Lega nelle regioni del centrosud- storicamente bacino di voti della destra di origine missina, ma anche nel Lazio di Giorgia Meloni. Un voto, che nel caso di un ritorno alle urne, potrebbe essere ancor più polarizzato verso Lega e Cinque Stelle con il rischio concreto di non crescere”.
Ma se il problema è ben chiaro agli occhi dei giovani grossetani rappresentati da Michele Barone, anche la soluzione non sembra sconosciuta. “ Tutto questo per voler consigliare” – scrive il rappresentante grossetano di GN – “Un cambio di rotta nelle scelte politiche nazionali, mettendo in evidenza le differenze rispetto ad altri partiti della coalizione senza dover per forza essere la brutta copia di qualcuno. La gente si sa, preferisce sempre il prodotto originale”. “E’ ben chiaro qui il malumore nel vedere un partito di origini militanti, come lo è Fratelli d’Italia, appiattire le proprie tematiche a quelle salviniane abbandonando o svendendo battaglie che sono sempre state care al partito della fiamma. Perché la destra deve essere solo rappresentata da Fratelli d’Italia, altrimenti non è destra”.
Continua Barone: “A livello locale, Grosseto ancora una volta dimostra di essere una federazione provinciale modello, non solo a livello regionale, dove ha registrato la percentuale di voto più alta, ma anche su base nazionale. Purtroppo, nonostante tutto il modello Maremma, non si vuole esportarlo nella dirigenza del partito, relegandoci a un 4%, che sembrerebbe essere per i nostri dirigenti nazionali la nostra massima aspirazione. Anzi, nella memoria dei rappresentanti di partito è ancora vivo il ricordo di un assessore regionale che all’ultimo congresso nazionale, ci definì come quattro sfigati”. Termina così l’analisi del giovane esponente di Gioventù Nazionale: “A testimonianza della mancanza di voglia di crescere, e di voler esportare modelli vincenti rispetto a quello romano-centrico del partito, Grosseto è la chiara testimonianza di come le persone presenti sul territorio della nostra provincia siano capaci di fare la differenza. I dati lo dimostrano. Grande e importante è stato risultato nel comune capoluogo con oltre 7,5% al Senato della Repubblica. Ma nonostante questi dislivelli locali nella gestione di Fratelli d’Italia, i giovani maremmani non si sognano minimamente di saltare la barricata, anzi, siamo fortemente consapevoli e convinti che i meccanismi si cambiano dall’interno del partito”. Chiude Barone la propria analisi: Noi di Gioventù Nazionale-Grosseto, siamo pronti ad affrontare nuove battaglie, andando avanti senza scoraggiamenti e ringraziando sin da subito ognuno di voi per l’impegno”.