GROSSETO – «Potere al Popolo e Rifondazione Comunista organizzano dei volantinaggi rivolti ai lavoratori postali del grossetano. Questo, in ragione del fatto che tanta eco ha suscitato l’introduzione dell’organizzazione del recapito a giorni alterni nei nostri comuni» a dare l’annuncio è una nota congiunta di Maurizio Buzzani, segretario di Rifondazione, e Matteo Di Fiore, portavoce di Potere al Popolo.
«Il lungo impegno del Partito della Rifondazione, che nel tempo si è speso molto sul tema postale – spiega la nota – viene ora raccolto da Potere al Popolo; l’obbiettivo principale e’ fermare questa assurda privatizzazione di poste, che devasta da venti anni gli equilibri democratici lungo tutto lo stivale italiano e, in questa folle corsa privatistica, quello che ora ha prodotto vero scandalo è il modo come si è giunti ad introdurre a livello nazionale l’organizzazione del recapito a giorni alterni: scavalcando addirittura la giurisprudenza nazionale ed europea in materia».
«Pochi esempi – enumerano Prc e Pap – “l’ articolo 3, paragrafo 3, della direttiva 97/67/ce prescrive che,nell’ambito della fornitura del servizio universale , la raccolta degli invii postali e loro distribuzione al domicilio del destinatario debbano essere garantite “come minimo cinque giorni lavorativi a settimana”. In presenza di “circostanze o condizioni geografiche eccezionali è ammessa la fornitura per un numero inferiore di giorni. Nel recepire la normativa europea, il legislatore nazionale, all’art. 3, commi 6 e 7, del citato d.lgs. n. 261/1999 ,ha previsto che l’autorità possa autorizzare la raccolta e il recapito con frequenza a giorni alterni in presenza di “particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica”. La delibera agcom395/15/cons. prevede che eventuali deroghe al principio della fornitura per cinque giorni a settimana possono interessare soltanto ambiti territoriali con densità abitativa inferiore a 200 ab/kmq e soltanto una parte limitata della popolazione nazionale. E sempre tale delibera riporta e conferma, al punto 1, il pronunciamento della direttiva europea sopra citata, e aggiunge: in presenza di “circostanze o condizioni geografiche eccezionali è ammessa la fornitura per un numero inferiore di giorni».
«Ed e’ quindi solo per: “circostanze o condizioni geografiche eccezionali (che) è ammessa la fornitura per un numero inferiore di giorni e sempre per limitate parti di popolazione nazionale – cita la nota che prosegue – Ma chi stabilisce queste, diciamo carenze strutturali-geografiche? Occorrerebbe una contrattazione territorio per territorio con le amministrazioni locali. Pare ovvio che, nell’impossibilità di poter facilmente e obiettivamente adempiere a tali differenziazioni localistiche, poste italiane ha applicato i giorni alterni tagliando la testa al toro, introducendoli a livello nazionale! Ma come? ed è qui il bello: stipulando un “accordo” con i sindacati postali nazionali! Un semplice contratto tra le parti. Contraddicendo e non applicando, o interpretando a proprio esclusivo vantaggio di poste italiane, la giurisprudenza nazionale, europea che indica ben altro comportamento nell’espletare il servizio pubblico universale».
«Pertanto – conclude la nota – attraverso i volantinaggi inviteremo tutti i lavoratori postali ad aderire allo sciopero generale di 24 ore, che è stato indetto dai sindacati di base venerdi 25 maggio prossimo e di partecipare alla manifestazione a Firenze, per parlare e fare capire che attualmente la categoria si trova veramente tra l’incudine e il martello».