FOLLONICA – Giovedì 17 maggio presso la Sala Leopoldina del Teatro Fonderia Leopolda si terrà un convegno riguardante il processo di valorizzazione per l’acquisizione dell’area ex Ilva. Si tratta di una giornata organizzata in due momenti, a cui è invitata tutta la città, che vuole approfondire gli aspetti relativi al programma di valorizzazione.
Nella mattinata infatti, saranno presenti, oltre alle autorità comunali, i referenti di Demanio, Regione e Soprintendenza di Arezzo Siena e Grosseto per spiegare la procedura di acquisizione secondo il programma di valorizzazione: esporranno poi i loro lavori i referenti del tavolo tecnico del Comune di Follonica, gli architetti Elena Micheloni e Domenico Melone, nonché il responsabile del settore GIS, Fabio Ticci.
Questo gruppo di lavoro è stato istituito dall’assessora Catalani in collaborazione con i Dirigenti Paolo Marelli, Vito Di Sabato e Luigi Madeo e il coordinamento del Segretario Generale Serena Bolici, con il compito di elaborare la proposta per l’accordo di valorizzazione.
Saranno poi illustrati tutti i processi e i documenti che in questo anno di lavoro sono stati prodotti e elaborati. A fine mattinata è prevista una passeggiata nel comprensorio Ex Ilva per visionare quanto già recuperato e quanto ancora da recuperare. Nel primo pomeriggio, invece verranno creati tavoli di lavoro operativi, nei quali elaborare idee e proposte, osservazioni e integrazioni a quanto presentato nella mattinata.
“Una giornata che ci auguriamo sia di larga partecipazione – dice l’assessora Barbara Catalani – un momento in cui tutti gli interessati potranno partecipare attivamente alla conclusione del processo di costruzione di un percorso di valorizzazione, già avviato negli anni. Quello dell’area ex Ilva è infatti un caso molto singolare, non solo perché in parte già oggetto di recupero e di valorizzazione ma proprio perché luogo vasto, complesso e caratterizzante la storia di questa città. Crediamo infatti che il processo di coinvolgimento e partecipazione di fatto sia già in essere da tanto tempo, da quando cioè i primi fabbricati sono stati riconvertiti per specifiche funzioni pubbliche (come la biblioteca o la scuola) dimostrando come attività legate alla cultura e all’istruzione siano fondamentali per la salvaguardia del nostro patrimonio ‘artistico’”.
“Oggi il recupero di aree abbandonate, dismesse o marginali è oggetto di studio e di approfondimento, e noi crediamo che il caso di Follonica possa rappresentare un importante esempio da seguire – prosegue Catalani -. In questi anni infatti la nostra esperienza è arrivata sui tavoli del MIBACT per il progetto denominato Futuro Periferie, e anche a livello regionale ci vedrà collaborare con altre realtà toscane per una mappatura dei casi di rigenerazione presenti nella nostra regione. Invitiamo tutti a partecipare, per capire e ragionare con noi su quello che rappresenta un asse di sviluppo portante per Follonica”. Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Architetti.