GROSSETO – Ancora un messaggio del presidente dell’Us Grosseto Simone Ceri ai sostenitori biancorossi, a tre giorni dalla finale playoff contro la Cuoiopelli.
“Eccomi a scrivere un appello, accorato e sincero, ai grossetani – sono le prime parole di Ceri, fra patriottismo e fede calcistica – Lo scrivo non da presidente ma da tifoso, da grossetano orgoglioso e innamorato della propria terra. Domenica andiamo a giocarci l’accesso ai play off nazionali e quello spareggio dobbiamo giocarlo in 1000, tutti intorno assiepati, in una bolgia trepidante di entusiasmo. Noi domenica saremo l’ago della bilancia, incideremo pesantemente se faremo quello che sappiamo fare quando vogliamo farlo. E questa nostra capacità è temuta dai nostri avversari (…). E noi come a Padova o Livorno – in categorie assai diverse ma con lo stesso orgoglio – dobbiamo rispondergli andando in tanti, prendendoci lo Stadio. Se non basterà la tribuna prenderemo anche la gradinata con buona pace degli “amici di Santa Croce sull’Arno””.
Ceri vieta di assecondare le speranze di rivali e detrattori e continua: “Avremo anche fatto un campionato deludente ma una cosa è certa: a Grosseto siamo leali onesti e poco inclini ad inciuci tipici dell’italico pallone. Mettiamo in campo l’orgoglio che ci ha permesso di superare l’alluvione, di sconfiggere la malaria e l’esercito di Ludovico il Bavaro, quell’orgoglio che non conosce sconfitta. Ora andiamo, andiamo avanti uniti a prenderci quello che ci serve. Noi siamo Grosseto, orgogliosi di esserlo! Avanti grifoni, sempre avanti a testa alta!”.