MONTE ARGENTARIO – Il Pd di Monte Argentario sta con Luigi Scotto. La scelta è avvenuta, all’unanimità, durante l’Unione comunale che si è svolta a Porto Santo Stefano. 12 i presenti, cinque le approvazioni telematiche da parte di componenti temporaneamente fuori per lavoro. Tre gli assenti: in totale i voti favorevoli sono stati 17. La scelta è stata suggellata anche dall’entrata, in lista, di tre componenti del nuovo corso Pd, tra cui il segretario dell’Unione comunale Giuseppe Trombì.
«Il Pd dell’Argentario, avendo vissuto un travagliato congresso interno, ha scontato obiettivamente un ritardo significativo nell’affrontare l’impegno per le elezioni amministrative – afferma lo stesso Trombì -, ma è comunque in tempo ed in grado di essere oggi presente, per determinare un nuovo inizio ed esprimere in primo luogo una chiara valutazione dei risultati di dieci anni di governo del centrodestra. Siamo di fronte a risultati fondati sulla mancanza di una visione, basati solo su scelte quotidiane, qualcuna buona altre meno, ma tutte, appunto, scarsamente progettuali».
«In fondo, gli aspetti strutturali che avrebbero potuto dare un futuro al territorio sono ancora fermi alle buone intenzioni. Il sistema portuale è ancora bloccato a ciò che era prima, le imprese non hanno trovato nel sistema fiscale locale alcuna risposta, i giovani hanno le stesse difficoltà di dieci anni or sono, i più deboli continuano a vivere le stesse difficoltà di allora e tutto il territorio soffre dell’assenza di futuro. Le dichiarazioni di Priscilla Schiano, candidata a sindaco, ma accompagnata dalla presenza in lista del sindaco uscente, ci dicono che ci sarà non solo continuità nei metodi ma anche il palese controllo e la marcatura stretta, da parte di colui che per 10 anni ha guidato il Comune. Ci viene spontaneo domandare alla signora Schiano chi farà il sindaco e chi invece sarà il sindaco?».
«Perché il sindaco uscente si candida come consigliere? E’ un mistero o è chiaro lo scopo ? Scoprirlo sarà interessante. E’ evidente che non è questa l’offerta politica di cui ha bisogno l’Argentario. Serve un’alternativa seria e consapevole delle sfide che le nostre comunità devono ancora affrontare. Nei mesi scorsi, come sempre è accaduto all’Argentario, sono nati movimenti civici che si stanno impegnando a creare un’alternativa ad Arturo Cerulli e compagnia. Questo fermento civico è stato da noi valutato come una nuova risorsa ed una nuova opportunità. Abbiamo rivolto a queste espressioni civiche una offerta di confronto programmatico per capire se poteva esistere la possibilità di unire tutti in una alternativa unitaria a Cerulli».
«Le risposte ricevute non sono state univoche – prosegue la nota -: da una parte il signor Francesco Borghini ha rifiutato addirittura di incontrarci per poi comporre in autonomia la propria lista, dimostrando di voler percorrere il sentiero in solitudine, anzi, di farlo insieme ad alcuni della vecchia guardia del Pd argentarino che si sono chiamati fuori ed ingenuamente hanno creduto di più alla divisione delle forze che all’unità delle stesse; dall’altra parte l’espressione civica promossa da Luigi Scotto non solo ha accettato il confronto politico-programmatico ma si è reso disponibile a condividere possibili convergenze unitarie».
«È singolare come Borghini abbia rifiutato di valutare l’opportunità di unire l’insieme delle forze. Ne siamo rammaricati ma vogliamo reagire e proporrei comunque in campagna elettorale una nostra presenza. Per le elezioni amministrative, le nostre comunità, diversamente da quando Borghini era il vice-sindaco, 40 anni fa (altra epoca ormai finita), prediligono ormai da anni far riferimento più alle espressioni civiche che agli schemi politici di derivazione nazionale».
«E’ una ragione di prossimità che condividiamo e che vogliamo sostenere. In questo contesto sarebbe chiaramente un errore se il Pd contribuisse a frantumare ancora di più l’offerta politica presentando un altro candidato a sindaco. Noi siamo parte delle comunità locali e vogliamo interpretare la loro richiesta di vicinanza della politica decidendo con trasparenza di sostenere l’esperienza civica rappresentata da Luigi Scotto come candidato a sindaco . È una alternativa programmatica chiara e credibile sia riguardo alla Schiano che a Borghini, è una espressione civica che può meglio di altre interpretare i sentimenti delle nostre comunità – afferma ancora Trombì -. La nostra è una scelta che vuol valorizzare e dare una opportunità anche a tutte quelle libere istanze locali che sentono il bisogno di impegnarsi per una nuova prospettiva e per un nuovo futuro, nel segno del cambiamento e del rinnovamento».