GROSSETO – Una petizione contro la chiusura dell’ippodromo del Casalone. A promuoverla il consigliere comunale di maggioranza Andrea Pieroni che afferma: «L’ippodromo del Casalone ha visto correre sulle proprie piste grandi cavalli e grandi fantini, è il secondo polo di riferimento nazionale per le corse ad ostacoli, ospita le corse più importanti per i cavalli anglo-arabi ed arabi. Con la sua chiusura si spezzerebbe (dopo il Cemivet), un altro anello della catena che ha sempre legato Grosseto al mondo dei cavalli. È vero che le giornate di corse con l’ippodromo colmo di spettatori sembrano ormai lontane, ma un recupero è sempre possibile, anche aprendo il complesso ad altre attività equestri, purché non si chiuda».
Nella petizione si chiede all’Amministrazione comunale, che «se richiesta di valutare la variazione della destinazione d’uso, voglia assicurare comunque il mantenimento di strutture e piste idonee, così che l’Ippodromo del Casalone possa continuare ad essere quello per cui è stato realizzato, nel lontano 1925: un impianto sportivo, meravigliosamente inserito nel verde della Maremma, dedicato alle corse, all’equitazione ed ai tanti cittadini grossetani e non solo, che amano i cavalli e lo sport “dei re”».
«Queste proposte sono oggetto di una petizione di cui sono il portavoce. Mi aspetto pertanto che, oltre a mantenere la destinazione urbanistica attuale, la proprietà apra ad investimenti di soggetti terzi, che possano rilanciare l’impianto, migliorandolo ed ampliandone le strutture esistenti, destinandole anche alla promozione del Cavallo Maremmano, a manifestazioni, fiere, mercati… Un ampliamento delle strutture che potrebbe permettere, per esempio, di ospitare concorsi di salto ostacoli nazionali ed internazionali nonché la realizzazione di una clinica veterinaria specializzata ed una scuola di mascalcia. In riferimento alle ultime notizie circa il trasferimento a Follonica delle giornate estive di galoppo, lo reputo scandaloso e mi auguro si tratti solamente di una situazione transitoria e reversibile».