GROSSETO – Acquedotto del Fiora, un’azienda che mantiene una crescita costante grazie a investimenti e innovazione tecnologica e che in un contesto geografico caratterizzato dall’assenza di distretti industriali genera un indotto significativo e specializzato per le aziende locali e non solo.
Oggi, venerdì 4 maggio, sono stati portati in approvazione all’assemblea dei soci i risultati del bilancio di esercizio della gestione 2017 di Acquedotto del Fiora, durante il quale il gestore ha realizzato investimenti per oltre 27,5 milioni di euro, pari a oltre 68 euro per abitante residente.
“Un importo di entità ben superiore media nazionale e all’altezza delle più evolute realtà idriche a livello europeo – come viene sottolineato nella relazione del consiglio di amministrazione – L’ammontare complessivo degli investimenti è legato per il 70% alle manutenzioni straordinarie su reti e impianti, il restante 30% è riferito a nuove opere, relative primariamente all’adeguamento della copertura del servizio di depurazione per rispettare la scadenza prevista dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale per la completa depurazione dei centri con scarichi di potenzialità superiore a 2.000 abitanti equivalenti. I maggiori investimenti si rilevano sul settore acquedotto, dove sono stati eseguiti numerosi potenziamenti, al fine di migliorare la capacità di trasporto delle condotte e la relativa regolazione, e numerose bonifiche di rete per ridurre le perdite. A oggi sono stati impiegati nel periodo 2002-2017 oltre 380 milioni di euro sia per il rifacimento e l’ammodernamento di reti e impianti sia per la realizzazione di nuove opere, un importo che ha permesso, pur nella consapevolezza che occorrerebbero maggiori risorse da destinare a questo fondamentale capitolo di investimento, di recuperare ritardi infrastrutturali e tecnologici pregressi e di accompagnare così lo sviluppo del territorio”.
La posizione finanziaria netta si è attestata intorno ai 117,7 milioni di euro, i ricavi sono stati 106,4 milioni – stabili rispetto al 2016 – e 7,2 milioni l’utile, che l’assemblea dei soci ha deciso di destinare per 5,2 milioni di euro a riserva straordinaria per rafforzare la solidità aziendale e i rimanenti 2 milioni a dividendi, che i Comuni utilizzeranno per soddisfare le proprie esigenze territoriali. Da segnalare anche l’indice di “customer satisfaction” all’87,5%, che evidenzia la buona qualità del servizio tecnico e commerciale erogato dal gestore nel territorio.
“L’importante investimento tecnologico, iniziato nel 2016, in sistemi informativi sulla piattaforma SAP ACEA 2.0, va a supporto della gestione e dell’ammodernamento delle infrastrutture e dell’efficienza operativa verso il cliente – evidenzia l’amministratore delegato di Acquedotto del Fiora Aldo Stracqualursi – Avere strumenti che permettono di verificare in tempo reale le operazioni, pianificarle, indirizzare meglio gli investimenti contribuisce a generare minori costi e maggiori efficienze operative verso il cliente. Inoltre la stabilizzazione dei nuovi sistemi informatici ha permesso di rispondere prontamente al cambio di passo richiesto dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico – che a partire dal 2018, a seguito dell’acquisizione della regolazione anche del comparto ambiente/rifiuti, ha cambiato nome in Autorità Energia, Reti e Ambiente (ARERA). Il 2017 è stato caratterizzato dalla completa operatività dei parametri della delibera ARERA sulla qualità contrattuale, che ha posto obiettivi ancora più sfidanti per i parametri operativi e di rapporto con il cliente. I sistemi, pur necessitando di adeguamenti costanti per seguire le evoluzioni legislative, hanno permesso di ottemperare alla normativa e aumentare l’efficienza di risposta verso il cliente. Di conseguenza, come testimoniato dalle indagini di customer satisfaction in costante area positiva, i nuovi sistemi hanno contribuito al perseguimento del processo di miglioramento dei livelli di servizio che, in qualità di gestore del servizio idrico integrato, Acquedotto del Fiora deve garantire innanzitutto per mission aziendale, ma anche per obblighi di Convenzione”.
“Il 2017 è stato un anno caratterizzato da impervietà climatiche che hanno fatto sentire il loro peso sulla gestione – commenta il presidente di Acquedotto del Fiora Emilio Landi – In particolare l’aspra siccità ha inciso in maniera rilevante sia dal punto di vista operativo che economico, specialmente nel periodo estivo con l’elevato numero di presenze turistiche. Dove i sistemi idrici non hanno consentito di sopperire alla riduzione della risorsa attivando fonti alternative, è stato necessario ricorrere all’approvvigionamento integrativo mediante rifornimento ai serbatoi con autobotti, che è stato attivato in alcuni casi fino da maggio ed è perdurato, in alcune località, fino a dicembre. Nelle zone di fondovalle e di pianura costiera, alla riduzione delle portate dalle sorgive è corrisposto l’aumento del prelievo dai pozzi, determinando così un aumento dei consumi energetici. Alla crisi idrica, tuttavia, si è cercato di rispondere anche in modo attivo con una intensa attività di ricerca e riduzione delle perdite, finalizzata a ridurre il fabbisogno complessivo della rete, applicando un metodo innovativo basato sull’elaborazione dei dati raccolti dai satelliti. Contemporaneamente, si è inoltre continuato nella distrettualizzazione delle reti e nel controllo delle pressioni e delle portate minime notturne “.
“La gestione operativa è stata caratterizzata anche dalla progressiva difficoltà di smaltimento dei fanghi provenienti dalla depurazione, poiché le restrizioni normative imposte dalla Regione Toscana ne hanno impedito lo spandimento in agricoltura. Ciò ha comportato la necessità di conferire maggiori quantitativi in discarica, con il conseguente aumento dei costi di smaltimento – aggiunge Landi – Infine, è da ricordare l’entrata a regime delle disposizioni della Regione Toscana sulle concessioni a derivare, in precedenza intestate all’Autorità Idrica Toscana e oggi a carico del gestore, nonché sulle concessioni per l’occupazione delle aree demaniali da parte delle infrastrutture del servizio idrico integrato, che hanno determinato un aumento dei costi di gestione”.
“Nonostante tali imprevisti, i risultati di esercizio 2017 e il solido equilibro economico-finanziario ormai raggiunto mettono il gestore in condizione di realizzare quanto previsto nel Piano degli Investimenti – conclude il presidente di Acquedotto del Fiora – Per il futuro, il tema ambientale, il risparmio della risorsa idrica e la sua depurazione dovranno essere i temi che guideranno la programmazione degli investimenti, specialmente in un contesto geografico che punta molto sul turismo e connessa accoglienza e sulla bellezza e integrità del territorio.”