MONTE ARGENTARIO – Arturo Cerulli viene riconosciuto colpevole del reato di diffamazione e condannato a un risarcimento che ammonta a circa 20mila euro: il sindaco, però, non si perde d’animo e, oltre ad annunciare che ricorrerà in appello, lancia sui social una colletta per chiedere alla cittadinanza di aiutarlo a pagare le spese.
Il sindaco è stato condannato a pagare circa 20mila euro, tra oneri e risarcimenti, dopo essere stato riconosciuto colpevole di diffamazione a danno degli avversari in relazione a un volantino circolato durante la scorsa campagna elettorale e, non poteva mancare, da parte di un primo cittadino sui generis, come si è sempre dimostrato Arturo Cerulli, un’idea che farà certamente discutere “Vi ricordate della mia condanna per diffamazione? – scrive sui social – Alla fine ho deciso: questo è il conto corrente che utilizzerò per ricevere offerte da chiunque voglia darmi una mano. Ovviamente ricorrerò in appello ma intanto devo pagare e se poi, alla fine, la sentenza dovesse esser ribaltata?I soldi saranno o restituiti o dati in beneficienza. Intanto grazie e #forzargentario”.
“Non è che non disponga della somma – chiarisce Cerulli – è solo che il volantino aveva uno scopo etico e politico, quindi chiedo alla popolazione principalmente appoggio morale, basta anche un euro, simbolico, per farmi sentire di aver reso un servizio ai cittadini di Monte Argentario, esprimendo, in modo sbagliato, un monito nel loro interesse”.
La cittadinanza è già divisa tra critica e solidarietà “Sicuramente ho sbagliato secondo la legge – conclude il primo cittadino – perché non posso discutere la sentenza, però le mie intenzioni erano buone e, quindi, invito soltanto i cittadini a dimostrare che in molti si sentono di aver sbagliato, in buona fede, insieme a me”.