GROSSETO – Momenti di tensione questa mattina durante le celebrazioni del 25 aprile. A scaldare la manifestazione la recente decisione da parte dell’amministrazione comunale di Grosseto di intitolare una via della città a Giorgio Almirante. Durante il corteo che ha sfilato lungo le vie del centro cittadino e in particolare al Parco della Rimembranza, dove è stata ospitata la cerimonia istituzionale alla presenza del prefetto di Grosseto Cinzia Torraco, i partecipanti hanno contestato l’amministrazione comunale e il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna con una serie di cori contro la figura di Almirante e contro il fascismo. «È una vergogna – hanno gridato alcuni manifestanti – questa città è antifascista». E quest’anno in piazza è stato portato anche un grande striscione bianco con la scritta “Grosseto Antifascista” (foto in basso). Presenti oltre ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze armate e delle forze dell’ordine, quelli dei partiti politici vicini alla sinistra, e delle associazioni.
Una contestazione che era iniziata già qualche giorno fa quando l’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia, che ha organizzato la seconda parte delle celebrazioni con l’iniziativa di piazza Dante, non aveva inviato alla cerimonia il primo cittadino di Grosseto. Una presenza, quella del sindaco del capoluogo, che negli anni era diventata una costante. Quest’anno invece, sulla scia della polemica su via Almirante, l’Anpi aveva deciso di “cancellare” l’intervento di Vivarelli Colonna, invitando in piazza il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini.
«La delibera che accosta il nome di Almirante a quello di Berlinguer – ha detto Flavio Agresti, segretario provinciale dell’Anpi – è un imbroglio, voluto per far credere che tutti siano stati uguali. Noi faremo di tutto perché quella delibera venga revocata per far evitare a Grosseto una figuraccia. Sappiamo che la decisione di non invitare stamattina il sindaco è una decisione dura, ma questa è stata la conseguenza di una situazione eccezionale che non poteva essere affrontata con il “bon ton” istituzionale». E anche il sindaco di Massa Giuntini, parlando dei valori della democrazia e del 25 aprile, ha fatto riferimento a via Almirante. «È una provocazione – ha detto – che la terra di Maremma non merita e non può accettare».
Alla cerimonia in piazza sono intervenuti anche una studentessa del Rosmini, Georgiana Dragomir, il segretario della Cgil Claudio Renzetti in rappresentanza di tutti e tre i sindacati confederali e Claudio Maderloni della segreteria nazionale dell’Anpi.
Alla cerimonia erano presenti anche il consigliere regionale Leonardo Marras, il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli e l’assessore del Comune di Scarlino Giusi Rizzo.
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