GROSSETO – Un gruppo di circa settanta persone, tra alunni, accompagnatori e insegnanti, espressione delle classi elementari della scuola Mario Pratesi di Santa Fiora è sceso mercoledì scorso “a valle” per visitare l’aeroporto civile.
Non è una novità. La scelta di “aprire” l’aeroporto ai ragazzi per farlo conoscere e per valorizzare le opportunità che può offrire è stata assunta da tempo e la SEAM sta diventando una costante tra le destinazioni scelte, per le gite brevi, dalle scolaresche locali e non solo (sono state ospitate anche due scolaresche provenienti da Firenze).
Quella della scuola di Santa Fiora, rispetto alle altre, è stata caratterizzata dall’alto numero dei partecipanti e, di conseguenza, sono state sviluppate una serie di attività in grado di offrire, soprattutto ai ragazzi, la percezione delle attività che caratterizzano la vita di un aeroporto: è stato simulato un check – in e a tutti i presenti è stata consegnata una carta d’imbarco con il proprio nome stampato sopra, nell’occasione, grazie al personale della SEAM, hanno potuto prendere atto delle misure di sicurezza e del funzionamento delle apparecchiature radiogene. Non è mancata una visita alle strutture dell’aeroclub Alimaremma, con foto di rito a bordo dell’aereo di cui l’aeroclub dispone.
I ragazzi e i loro accompagnatori hanno, poi, potuto osservare lo spostamento di un aereo con la moderna attrezzatura di cui la SEAM è dotata: il Mototok, un mezzo per lo spostamento degli aerei di cui pochi aeroporti italiani sono in possesso. Non è mancato un tuffo nel passato: due modellini di aerei d’epoca, rigorosamente in scala, sono stati a disposizione dei presenti e colui che li ha realizzati ne ha illustrato le caratteristiche.
Dopo la “pratica” non è mancata la “teoria”: i rappresentanti dell’aeroclub hanno proiettato video e diapositive realizzate in occasione del sorvolo della città e hanno fornito alcuni rudimenti sull’aerodinamica e sui principi del volo. Non poteva mancare il cadeaux: ai ragazzi è stato consegnato un set di matite colorate griffato SEAM, mentre agli accompagnatori è stato offerto un fermacarte in bucchero raffigurante la Torre di Collelungo, realizzato dal ceramista Claudio Pisapia (ceramiche MontisPescalis).