GROSSETO – Il futuro dell’insegnamento, la qualità della didattica e della formazione non possono prescindere dalla valorizzazione e dalla tutela dei diritti degli insegnanti e di tutto il personale della scuola. È questo l’impegno della Federazione del lavoratori della conoscenza (FLC) della CGIL, il cui ruolo è stato fondamentale per la firma del nuovo contratto che, dopo nove anni, restituisce al sindacato il ruolo venuto meno con le ultime riforme.
Un impegno ribadito lo scorso 12 aprile a Grosseto, in occasione dell’assemblea provinciale che si è svolta all’Aula magna dell’Istituto “L. Bianciardi”. Presenti la dottoressa Anna Fedeli, del Centro nazionale della FLC CGIL e Cristoforo Russo, segretario generale della FLC CGIL di Grosseto, Annamaria Giurelli, segretaria provinciale e Renato Chelli. Obiettivo dell’incontro, illustrare e discutere la preintesa del 9 febbraio sul nuovo contratto collettivo nazionale, in vista delle elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie (RSU), il 17, 18 e 19 aprile. “Un momento importante di democrazia nella vita del Paese e del Sindacato, tanto più per noi che abbiamo sempre creduto e investito nello strumento della RSU, che ci siamo battuti, a tutti i livelli, contro le leggi che volevano svilirne il ruolo”.
Con la sottoscrizione del nuovo contratto, infatti, che la FLC CGIL ha fatto anche precedere da una consultazione referendaria per avere il mandato a firmare definitivamente, viene scardinato l’impianto della legge 107/15, la “buona scuola” e si rinforzano i poteri contrattuali delle RSU.
Tra i punti fondamentali, discussi anche all’assemblea di Grosseto e ribaditi con forza da Anna Fedeli, quello delle pensioni, “un punto esposto nella vita di tutti i lavoratori – ha spiegato -, ma che in quelli della scuola riveste un attenzione particolare per il rischio del bourn-out, sempre più diffuso a causa delle condizioni di lavoro messe a dura prova dai mutati contesti sociali. La CGIL sta lavorando per garantire una pensione dignitosa ai giovani e per reintrodurre criteri di flessibilità in uscita, che allarghino la casistica dell’Ape sociale. Bisogna riconquistare il diritto alla pensione – ha concluso – che non può essere una regalia. È un pezzo forte dello stato sociale”.
Non meno importanti, i temi del bonus docenti, le risorse dell’alternanza scuola-lavoro e della formazione, la valorizzazione del personale ATA, il diritto alla disconnessione, la chiamata diretta e gli ambiti territoriali per quanto riguarda la mobilità.
Proprio per l’importanza dei risultati raggiunti grazie all’impegno forte dalla CGIL, l’appello della segreteria provinciale agli iscritti affinché votino per il rinnovo delle RSU. “Siamo presenti in quasi tutte le scuole del territorio ,Spiega Russo, con 76 persone coinvolte e una media di 2,5 per ogni lista. Una rappresentanza forte e compatta che il voto potrà rafforzare ulteriormente. La contrattazione di istituto è un momento di democrazia nella scuola ed è alla base della tutela dei diritti di ogni singolo lavoratore. Per questo è importante contribuire a renderla ancora più efficace votando FLC CGIL. Questo significherà avere RSU più forti, con alle spalle una struttura capace di supportarle a tutti i livelli e che ha dimostrato di essere sempre presente nei luoghi di lavoro. Significherà dare forza a un sindacato che ha conquistato diritti prima non esistenti”.