GROSSETO – Sono difficili da reperire il 18,3% delle figure professionali richieste dalle imprese, in buona parte a seguito del ridotto numero della tipologia specifica di candidati di cui abbisogna il sistema imprenditoriale. La dissonanza tra gli indirizzi di laurea prevalentemente richiesti e quelli più diffusamente disponibili rende i laureati più difficili da reperire. Numerosi gli “introvabili” provenienti dagli indirizzi scientifico-matematico-fisico, geo-biologico-biotecnologie, ingegneria elettronica e dell’informazione.
Amministrazione-finanza-marketing, meccanica-meccatronica-energia, turismo-enogastronomia-ospitalità, elettronica-elettrotecnica questi gli indirizzi del livello secondario e post secondario dove il processo di reclutamento è più arduo. Qualitativamente e quantitativamente carente l’offerta formativa di qualifiche di formazione e diplomi professionali. In evidenza la forte domanda prevista verso l’indirizzo Ristorazione.
Il possesso del titolo di studio non è più sufficiente: cresce l’importanza di competenze trasversali ed esperienze specifiche. Questi gli ultimi risultati dell’indagine Excelsior 2017, un progetto del sistema camerale avente lo scopo di approfondire la conoscenza della domanda di lavoro per consentire ad enti ed istituzioni di predisporre progetti formativi e di incontro domanda offerta che facilitano l’occupazione.
Con riferimento al consuntivo 2017 il Centro Studi e Ricerche, azienda speciale della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, ha predisposto due approfondimenti specifici. Il primo contributo propone alcune riflessioni che servono a comprendere i risultati generali sinteticamente esposti nel Bollettino provinciale Unioncamere.
Il secondo contributo approfondisce il tema del raccordo tra domanda e offerta di lavoro mettendo a confronto le caratteristiche delle figure professionali richieste dalle imprese locali con le peculiarità dell’offerta formativa locale, regionale e nazionale. L’approfondimento in oggetto vuole stimolare la riflessione in merito alle motivazioni legate alle difficoltà di reperimento dei candidati così come dichiarate dalle aziende. Si è cercato pertanto di porre in evidenza i principali fattori che potrebbero essere alla base di tale fenomeno nonostante il perdurare di elevati tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile.
I suddetti contributi sono scaricabili insieme al Bollettino provinciale Unioncamere nella sezione Studi e Ricerche del sito camerale http://www.lg.camcom.gov.it/pagina1753_studi-e-ricerche.html