GROSSETO – «In questa continua riorganizzazione aziendale assistiamo stanchi e preoccupati ad un vorticoso susseguirsi di cambiamenti che ancora non recepisce alcune basilari istanze di rispetto, che abbiamo chiesto e sulle quali eravamo stati rassicurati e che purtroppo, ad oggi, non hanno risposte tangibili». Nicola Draoli presidente dell’Ordine professioni infermieristiche di Grosseto interviene chiedendo «più chiarezza e rispetto degli organizzatori».
«Noi infermieri, già gravati da un mancato o lentissimo ricambio del turnover, stiamo assicurando il cambiamento organizzativo richiesto, che chiede sempre più impegno con minori risorse sia umane che economiche – prosegue -. Questo riassetto prevede inoltre un rapido ed incessante tour de force formativo e riunioni interne che, pur nella stanchezza dovuta a turni massacranti e ferie non godibili, viene rispettato. I numerosi incontri si svolgono prevalentemente a Siena ed ancora oggi, nonostante le nostre segnalazioni, l’orario del viaggio non ci viene riconosciuto. Questa situazione non è più sostenibile per noi che lo percepiamo come elemento di mancato rispetto per il faticoso impegno che stiamo dimostrando».
«Inoltre ai colleghi che smontano dal turno di notte non vengono riconosciute le ore dedicate a formazione e riunioni ed anche qui, l’etica ed il senso di responsabilità fanno sì che gli infermieri comunque continuino a partecipare senza il riconoscimento dell’impegno orario – prosegue Draoli -. Ed ancora, ultimamente il sistema sta creando “referenti” su svariate tematiche, che si ritrovano tali, dopo qualche ora di formazione in aula e senza essere stati preventivamente informati che sarebbero “usciti” referenti su un percorso. Un lodabile e pregevole tentativo questo dell’Azienda, che a nostro avviso però, sembra preoccuparsi prioritariamente di garantire l’avvio dei percorsi e della certificazione formativa senza una linea di governo chiara e solida».
«Siamo certi che il recente bando del comparto che definirà le linee di responsabilità infermieristica aiuti a ritrovare rotta e chiarezza. Ad oggi, però, si stanno sommando attribuzioni di responsabilità non concordate, frettolose trasformazioni, implementazioni di nuovi servizi velocissime ed incessanti, senza le risorse umane adeguate e senza nemmeno riconoscere almeno le ore dedicate a tale scopo. Consapevoli dei limiti contrattuali ma certi che basterebbe una visione più elastica, noi infermieri crediamo fermamente nel cambiamento e vogliamo sostenerlo ma con serenità, chiarezza progettuale ed un riconoscimento dell’impegno dato, elementi che ad oggi riscontriamo come decisamente carenti». Conclude la nota degli infermieri.