GROSSETO – “La sanità maremmana è praticamente al collasso” a dirlo è la segreteria territoriale la Segreteria Territoriale Nursing Up Grosseto che definisce la gestione dei servizi assolutamente inadeguata rispetto alle esigenze dei cittadini.
“Non esiste più un minimo di programmazione – prosegue il sindacato – e le soluzioni che si cercano di mettere in atto per tamponare le carenze organizzative, insieme all’ormai cronica insufficienza di posti letto, molto spesso risultano inadeguate. La gestione Mariotti ha ridotto ai minimi termini sia le capacità recettive della ex ASL grossetana che il personale e non c’è più periodo dell’anno in cui la gestione possa definirsi nella norma e adeguata alle richieste dell’utenza. Non solo emergenza e disservizi durante il lungo periodo estivo, legato ai considerevoli flussi turistici, oppure l’aumento di accessi al P.S., legato al picco influenzale invernale, ma anche adesso, periodo che storicamente è sempre stato tranquillo dal punto di vista sanitario, il caos regna sovrano e le criticità sono all’ordine del giorno”.
“Il P.S. di Grosseto – sottolinea Nursing up – come nuovamente emerso nei giorni scorsi, non è più in grado di garantire una corretta gestione dei pazienti e delle loro necessità e allora la Direzione Aziendale che cosa si inventa per risolvere l’ennesimo “temporaneo “ problema? Attiva posti letto di area Medica all’interno dell’area Chirurgica, mettendo definitivamente in crisi una organizzazione assistenziale e sanitaria già fortemente provata dalla carenza di personale e dai continui rientri al lavoro richiesti ormai quasi sistematicamente a tutti gli operatori. E tutto questo in barba al tanto vantato e decantato modello “per intensità di Cura”, dove il paziente dovrebbe avere risposte in base alle proprie necessità assistenziali. Al contrario invece viene collocato in un contesto sanitario che nulla ha a che fare con la sua patologia e dove il personale presente si trova, non certo per sua colpa, in difficoltà a recepire e soddisfare le sue legittime richieste di buona cura ed assistenza”.
“Così la possibilità che si possano verificare eventi potenzialmente avversi cresce esponenzialmente – avverte il sindacato – e tutto ciò non è accettabile né per l’utenza né per i lavoratori che, in prima persona poi, si troverebbero a dover rispondere di eventuali disservizi o ancor peggio di evitabilissimi, laddove prese le idonee contromisure, episodi di mala sanità. Mancano posti letto, manca personale infermieristico, manca personale tecnico-sanitario, mancano gli OSS, praticamente tutti i reparti e i servizi sono in difficoltà costante ma la Direzione Aziendale fa finta di nulla e, di volta in volta, scarica sui propri dipendenti criticità e responsabilità, negando di fatto ai cittadini, questo è ciò che è più grave, il sacrosanto diritto di essere assistiti e curati adeguatamente”.
“Sappia L’Azienda che tutto questo non è accettabile – conclude la segreteria – e che sarà nostra cura far sì che eventuali responsabilità e colpe non finiscano per gravare su chi le subisce, gli operatori sanitari, ma su chi ha pianificato ed è fautore di una così scriteriata gestione della salute dei cittadini”.