Tre animali morti nel giro di pochi giorni; avvelenamenti sospetti; le colonie feline del paese a rischio; si muove anche la Lega Anti Vivisezione che ha sporto denuncia contro ignoti
Giuncarico – Sono una decina i gatti scomparsi a Giuncarico tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. In pochi giorni sono stati ritrovati i corpi senza vita di tre felini, mentre un quarto è stato trovato agonizzante ed è stato soppresso dal veterinario della Asl intervenuto dopo la segnalazione da parte di qualche paesano.
Secondo una prima ricostruzione c’è il sospetto che i gatti siano stati avvelenati e che questo gesto sia stato compiuto con il solo obiettivo di eliminare le colonie feline presenti nel centro storico del paese, tra piazza del Popolo, via Roma, via Matteotti e piazza Giovanni XXIII. Qualcuno a Giuncarico parla già di sterminio. «In paese – ci racconta una residente preoccupata della situazione – ci sono vari posti dove abitualmente vivono in colonie più o meno numerose gatti che vengono “governati” da persone volenterose, indubbiamente troppi gatti di strada costituiscono inevitabilmente un problema, la soluzione non può essere lo sterminio, parlo di sterminio poichè ne sono stati trovati quattro, ma ne sono spariti ad ora perlomeno dodici o quindici. Non posso essere più precisa sul numero in quanto essendo gatti di strada, all’ora “del pasto” a volte può essercene qualcuno in più, altre volte qualcuno in meno, ma non possono mai mancare quasi tutti».
Della questione se ne sta occupando anche la sezione grossetana della Lega Anti Vivisezione. «Siamo in attesa – fanno sapere dalla Lav – dell’esito degli esami tossicologici compiuti sui i corpi degli animali morti». Esami che serviranno a stabilire se i gatti siano stati avvelenati o siano morti per altre cause. Intanto la Lav sta preparando una denuncia formale contro ignoti indicando agli inquirenti anche qualche possibile sospetto. In questo caso il responsabile della violenza compiuta sugli animali rischia fino a 18 mesi di carcere. L’articolo 544 bis del codice penale stabilisce infatti che “chinque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi”.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet dalla Lav, www.lav.it, oppure contattare Mariangela Corrieri della sezione di Firenze al 333.5058684 o Giacomo Bottinelli della Lav di Grosseto al 328.5639980.