MONTE ARGENTARIO – Pronta l’ordinanza del Comune di Monte Argentario che impone ai cittadini di non abbandonare cibo per le strade per animali randagi, in quanto potrebbe attirare nei centri abitati l’animale, ancora in dubbio se si tratti di un cane o di un lupo, che, nei giorni scorsi, si è spinto vicinissimo alle case.
L’ordinanza mette in moto un meccanismo che coinvolge la Regione Toscana e potrebbe interessare, alla fine, anche il Ministero dell’Ambiente “L’ordinanza – illustra il primo cittadino, Arturo Cerulli – è stata emessa per garantire la pubblica sicurezza ed è stata trasmessa alla Regione, a cui ho manifestato profonda preoccupazione per gli avvistamenti, chiedendo che venga finalmente acclarato se si tratti di un cane o un lupo”.
Se si trattasse di un lupo, come spiega Francesco Caturegli, ispettore della Polizia Provinciale che si occupa di lupi da oltre 15 anni, dovrebbe essere catturato, in quanto l’esemplare sarebbe, usando il gergo tecnico, in “dispersione”.
Quello della dispersione è il fenomeno che spiega l’arrivo del predatore in una zona così insolita come la pineta di Feniglia, se unito a quello del ripopolamento, e sfata la leggenda dei “lanci”«I lupi – illustra Caturegli – usano allontanare i cuccioli dal branco, una volta maturi, per fare spazio ad altri cuccioli: si chiama “dispersione”. E’ così che i lupi si sono diffusi e, se dovessimo appurare che quello che sta girando nella zona sia un lupo, dovrebbe essere catturato e trasferito, perché il suo girovagare è indicativo del fatto che non trova una zona dove insediarsi e sente troppo vicini altri branchi, da cui potrebbe essere ucciso in quanto solo».
«Normalmente – prosegue l’ispettore – i lupi evitano di avvicinarsi all’uomo, il solo odore per loro è un segnale di pericolo, dal quale preferiscono tenersi alla larga e se, ed è ancora da chiarire, si trattasse di un lupo, l’esemplare ha un evidente comportamento anomale e, inoltre, sarebbe giovane, inesperto nella caccia e quindi più incline a reperire cibo immediatamente disponibile, perciò raccomandiamo di tenere al sicuro gli animali da cortile e da compagnia fino a che la situazione non si sarà risolta”.
Se si trattasse di un lupo, le forze di polizia non possono intervenire senza il benestare del Ministero dell’Ambiente «Solo il Ministero può dare il via al trasferimento dell’esemplare – prosegue Caturegli – ma, se dovessero verificarsi altri avvistamenti, raccomandiamo di smettere di inseguirlo e di non prendere iniziative autonome perché, se messo in un angolo, il predatore potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso».
L’ordinanza del primo cittadino Cerulli ha coinvolto la Regione che a sua volta interpellerà il Ministero dell’Ambiente ma, in attesa di determinare di che animale si tratti e se sia necessaria la cattura finalizzata al trasferimento, il messaggio di Istituzioni ed esperti è chiaro: niente cibo per strada per i randagi, mettete sotto chiave gatti, conigli e galline e, soprattutto, se avvistate l’animale tenetevi alla larga.