ORBETELLO – Sono in corso in questi giorni le operazioni di scavo archeologico e pulizia delle grandi cisterne romane di Talamone che si trovano in località le Tombe – Santa Francesca, lungo la provinciale per Fonteblanda, poco prima di entrare in paese.
Il progetto di recupero, iniziato nel 2015 con la ripulitura dalla vegetazione esterna, prevede lo scavo stratigrafico dell’interno delle strutture, il rilievo strumentale, anche 3D, del complesso e il taglio della vegetazione che ancora aggredisce il tetto dell’edificio. Un’apposita pannellistica esplicativa sarà apposta all’esterno, in vista di una futura apertura al pubblico.
Il progetto di ripristino è stato curato, per conto della proprietà, dall’archeologo dott. Claudio Calastri della società archeologica Ante Quem S.r.l. , con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena e Grosseto, tramite i funzionari Valentina Leonini e Matteo Milletti. Hanno partecipato alle operazioni le associazioni locali, in particolare l’associazione Odysseus, con il particolare interesse di Antonio Cagnacci.
Le strutture fanno parte di un grande complesso edilizio di età imperiale, tradizionalmente noto come una grande villa, ma riferibile a un’estesa area portuale, costruito probabilmente sotto l’imperatore Traiano nel II sec. d.C. Di questo insediamento oggi si conservano numerose strutture, distribuite su una superficie di circa due ettari. Nel corso del tempo, a partire dall’800, in occasione di lavori agricoli e di bonifica, nella zona sono venuti alla luce muri in cementizio, cisterne, pavimenti a mosaico, anfore, vasellame e tubature in piombo per acqua.
L’edificio delle cisterne, oggetto della ripulitura, si trova ai piedi di una piccola valle che scende dai poggi dietro Talamone; è costituito da tre grandi cisterne coperte da volta a botte, affiancate sui lati lunghi. Le cisterne sono alte circa 6 m e sono completamente rivestite all’interno del caratteristico intonaco idraulico destinato alla conserva dell’acqua.
Per dimensioni, complessità architettonica e stato di conservazione le cisterne di Talamone rappresentano una delle testimonianze di età romana più importanti del territorio.