GROSSETO – Pubblicazioni scientifiche e risultati di rilievo internazionale per il Crisba, il Centro di Ricerche Strumenti Biotecnici nel settore agricolo-forestale presso l’istituto agrario grossetano. Se ne è parlato questa mattina, alla presenza di Enzo Rossi, assessore provinciale allo Sviluppo rurale, Alfonso De Pietro, Dirigente Scolastico dell’Isis “Leopoldo II di Lorena”, il Professore Giovanni Vannacci dell’Università di Pisa, il Dott. Lorenzo Moncini e la Professoressa Giampaola Pachetti del Crisba.
I risultati delle attività di sperimentazione scientifica condotte in questi anni dal gruppo di ricerca – composto per il Crisba dalla Prof.ssa Gimpaola Pachetti e dal Dott. Lorenzo Moncini e per la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa dal Prof. Giovanni Vannacci e dalla Dott.ssa Sabrina Sarrocco – sono stati ritenuti così interessanti tanto che saranno presentati ad un Meeting Internazionale di patologia vegetale che dal 25 al 27 giugno si svolgerà a Reims, in Francia. Il gruppo di ricerca parteciperà all’evento, intitolato “XIIth meeting of the phytopathogens group: Biocontrol of plant pathogens”, presentando due diversi contributi scientifici.
Anche a livello nazionale l’attività di collaborazione fra il Crisba e la Facoltà di Agraria di Pisa ha consentito risultati di tutto riguardo, fra cui la pubblicazione di un articolo scientifico nella rivista di agricoltura professionale “L’Informatore Agrario” (n° 18, Maggio 2012), intitolato “Efficacia biostimolante di Trichoderma su pomodoro” e la possibilità di presentare i risultati delle proprie sperimentazioni al XVIII Convegno Nazionale di Patologia Vegetale cha la SIPaV (Società Italiana di Patologia Vegetale) organizza a Sassari dal 24 al 26 settembre prossimi.
Il Crisba – Da luglio 2010 il Crisba dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto, svolge numerose attività di ricerca scientifica nel settore agro-ambientale in collaborazione con la Sezione Patologia Vegetale del Dipartimento “G. Scaramuzzi” della Facoltà di Agraria di Pisa. Le sperimentazioni riguardano l’impiego di microrganismi fungini benefici in agricoltura, come stimolatori della crescita vegetale (detti anche biofertilizzanti) e per la difesa delle colture dai patogeni, nell’ottica di un’agricoltura sostenibile a basso impatto ambientale coerente con gli obiettivi istitutivi del Centro, sostenuto dalla Provincia di Grosseto per promuovere nel territorio grossetano la ricerca e l’innovazione scientifica.
I campi d’indagine dai quali sono scaturiti interessanti risultati scientifici riguardano pertanto due delle colture più importanti a livello provinciale: il pomodoro e il frumento. Nel primo caso è stato sperimentato con successo un isolato fungino che determina un incremento della velocità di germinazione e accrescimento delle piante nelle fasi colturali iniziali e che è anche in grado di proteggerle da alcuni pericolosi funghi patogeni come Rhizoctonia solani e Fusarium oxysporum f.sp. radicis-lycopersici. Per la coltura del frumento sono state invece condotte prove sperimentali in pieno campo finalizzate al controllo biologico della “fusariosi della spiga di grano”, una patologia che colpisce i cereali causando ogni anno gravi perdite produttive dal punto di vista quantitativo e qualitativo.