GROSSETO – «Sorprende molto la levata di scudi del sindaco di Grosseto che denuncia “ il crescente clima di odio ed intolleranza” con riferimento ad un post, pubblicato su Facebook, dal consigliere comunale Manuele Bartalucci». È il segretario dell’Unione comunale del Pd Leonardo Culicchi a commentare. «Sorprende perché medesima posizione non ha ritenuto di assumere a fronte dei ben più numerosi e gravi post pubblicati da alcuni consiglieri della maggioranza che lo sostiene, molto più gravi ed intolleranti nei confronti del “diverso “ e delle “idee diverse”».
«Del resto questo sindaco ha dimostrato, sin da subito, di non aver compreso la terzietà del suo ruolo, anzi spesso è stato proprio lui ad accendere gli animi dileggiando i rappresentanti delle opposizioni quando osano avanzare critiche o proposte – prosegue Culicchi -. Il suo è sempre stato un punto di osservazione parziale, non hai mai preso le distanze dal fascismo, non l’ha fatto sulle posizioni negazioniste e sulle provocazioni di Casapound, dove più di una volta se ne è lavato le mani e questo è grave perché il fascismo non sarà mai un’opinione ma sempre un crimine. A Grosseto doveva portare “benessere e bellezza” e intanto il centro storico va verso la desertificazione, ultima chiusura in ordine di tempo è quella dello Chalet, dove tra le tante difficoltà quella sul “caos” gazebo è stata la più fatale; la legge va conosciuta è vero ma quando si presenta ai propri cittadini, spiegarla bene, fa la differenza tra continuare a lavorare e chiudere le saracinesche. Ci faccia anche sapere le motivazioni per le quali alle due collaboratrici di Fondazione Grosseto Cultura, Marta Paolini e Claudia Gennari, non è stato rinnovato il contratto; ci rassicuri che la politica non entri nelle logiche delle decisioni prese».
«Su un punto però devo darle ragione, è vero ormai siamo in un clima da campagna elettorale ma lei, sindaco, se ne occupi come semplice cittadino perché lei è un civico e come tale ai grossetani ha chiesto il voto. Lasci stare le politiche nazionali, si preoccupi piuttosto del mandato che le è stato affidato e di mantenere le promesse della “sua” campagna elettorale. I candidati benessere e bellezza a Grosseto non li ha visti nessuno». Conclude Culicchi.