GROSSETO – Sono otto gli autobus che sono partiti ieri mattina dalla Maremma, alla volta di Roma, per partrecipare alla garnde manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil. Dagli studenti ai disoccupati, dai lavoratori ai pensionati, tutti uniti in una grande mobilitazione per difendere il lavoro, le pensioni e non solo.
Tra i nodi da sciogliere quello della legge Fornero, nata in un momento in cui l’Italia sembrava al limite del default, ma che in questi anni gli italiani non hanno mai digerito e hanno sempre rimproverato ai sindacati di non aver fatto abbastanza; sul piatto però c’è anche altro: una pensione di garanzia per i giovani, e il riconoscimento del lavoro di cura per le donne (sino a tre anni di contributi), con la nascita e l’allattamento dei figli, specie in un momento di contratti a voucher e a tempo detereminato.
Per quanto riguarda la Fornero òa richiesta del sindacato era di «avere un anticipo pensionistico con un impegno da parteb del governo di 5 miliardi contro i 22 per le imprese per il job act – afferma Claudio Renzetti segretario provinciale della Cgil -. Di contro ci hanno proposto 350 milioni, 3,5 nel 2018, il prezzo di una violla di lusso».
«la risposta della politica è chiaramanet insufficiente, anche per questo la risposta alla richiesta di mobilitazione è stata ampia – conclude renzetti – e Susanna camusso ha già detto che tale mobilitazione continuerà».