MASSA MARITTIMA – Gran successo per le aziende agricole di Tanda Mario e Giuseppe SSA, Annamaria Gabbricci, Badia Vecchia di Loriano Bargagli, Agrocasearia di Loi Paola, Il Formaggione di Vergari Giorgio, Il Frassino di Soldi Debora, Il Campo di Piccioni Marco, Podere Cantoni I° di Dori Lorenzo, Ledda Antonio e Roberto SSA presenti ieri all’iniziativa denominata “Farina del tuo sacco” a Massa Marittima.
“Le nostre imprese – ha sottolineato il direttore provinciale di Coldiretti Grosseto, Andrea Renna – hanno messo in tavola olio nuovo, salumi, vini, formaggi, farine, frutta e verdura, miele, zafferano, pasta, carne chianina, trasformati di carne e sughi. Ringraziamo l’apprezzato e conosciuto chef Shady Hasbun, insieme agli organizzatori della rassegna, per aver voluto coinvolgere la nostra organizzazione per questo evento. “Farina del tuo Sacco. Le farine antiche: ricette di una volta, pane e pasta” rappresenta – ha aggiunto Marco Bruni, presidente provinciale di Coldiretti Grosseto, un momento anche per far riflettere sull’importanza dell’etichettatura di un prodotto come il grano appunto, che purtroppo ancora oggi non è attiva penalizzando così consumatori che non hanno certezza sulla provenienza, e gli imprenditori agricoli, che causa di questa situazione hanno una remunerazione davvero minima.
Ringraziamo anche la nostra presidente di zona, Annamaria Gabbricci, per l’impegno profuso in questa e nelle altre occasioni utili a far emergere le bontà del territorio. L’appuntamento, nel Chiostro di Sant’Agostino, ha visto protagonista la farina e gli operatori locali del settore. Durante la giornata, ci sono state degustazioni di prodotti tipici, attività per bambini, workshop e dimostrazioni di alta cucina con chef professionisti e per finire apericena con musica. Per tutto il giorno grazie alla preziosa collaborazione di Coldiretti, negli stand è stato possibile degustare ed acquistare il meglio dei prodotti maremmani.
Presenti anche dei laboratori di intrattenimento per bambini e ragazzi, allestiti in una parte del chiostro dedicata a loro, con tavoli colorati e utensili, dove i piccoli chef apprendisti hanno potuto imparare a mangiare giocando, “impastando” ricette con le farine.