SCARLINO – È tornato a casa Antonio Esposito, 70 anni, l’uomo reo confesso per l’omicidio dell’amico Alessandro Toffoli, 58 anni. Oggi si è svolto l’interrogatorio di garanzia e il giudice Marco Mezzaluna ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Giovanni Di Meglio.
Il Pm aveva chiesto la permanenza in carcere paventando il rischio di reiterazione del reato, mentre aveva escluso il pericolo di fuga e quello di inquinamento delle prove. Il giudice ha invece accolto la tesi dell’avvocato della difesa che aveva escluso il rischio della reiterazione del reato poiché «il movente era chiaramente ad personam».
Esposito non ha aggiunto granché a quanto già detto durante la confessione, quando si è costituito, subito dopo l’omicidio, ha solo confermato i fatti. «È apparso affranto – ha detto Di Meglio – il giudice ha sicuramente riconosciuto il comportamento collaborativo, affranto, di resipiscenza, di pentimento». Anche questo probabilmente ha contribuito alla scelta degli arresti domiciliari. Già alle 16 di oggi pomeriggio Esposito era rientrato a casa, ovviamente con il divieto di avere contatti con chicchessia ad esclusione della famiglia e del legale.
Il giudice ha anche dato l’incarico per l’esame autoptico che è stato effettuato oggi pomeriggio dal dottor Benvenuti, e affidato la perizia balistica a due luogotenenti del Ris di Roma. Ora ci sono 60 giorni per depositare la perizia dell’autopsia e 90 per gli esami balistici.