GROSSETO – «Oggi si dà sostanza ad un’idea nata solo pochi mesi fa da un incontro tra il ministro Martina, il presidente Rossi e il sottoscritto, nel corso del quale si è ipotizzata la messa a sistema del tessuto produttivo agroalimentare nella Toscana del Sud attraverso la costituzione di un distretto. La vera scelta innovativa, infatti, è quella di dare vita a uno strumento che consenta al sistema degli Enti locali e delle imprese di cogliere insieme le diverse opportunità di finanziamento, che di volta in volta si presentano. Questo è il vero valore aggiunto del distretto.
Oggi la costituzione del Comitato promotore del distretto agroalimentare della Toscana del Sud, di cui fanno parte le province di Grosseto, Livorno, Siena e Arezzo, guarda al contratto di programma per l’agroalimentare, ma tra poco potrà impegnarsi per le risorse che il Mipaaf destinerà ai cosiddetti “distretti del cibo”. Con l’introduzione, ad esempio, di misure che amplieranno i soggetti che posso partecipare e fare animazione economica sul territorio. Come gli accordi di filiera tra produttori di vino e ristorazione nei periodi turistici».