GROSSETO – Un 2016 tutto sommato positivo per il turismo in provincia di Grosseto. I dati su arrivi e presenze elaborati e diffusi oggi dalla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno fotografano un anno che segna il secondo miglior risultato di sempre dopo i risultati record del 2015 (qui trovi i numeri Comune per Comune: (Turismo: tutti i dati su arrivi e presenze, Comune per Comune. La regina è Grosseto)
Ecco tutti i numeri della provincia di Grosseto – Nel corso del 2016 la Maremma ha ospitato oltre 1,1 milioni di persone per 5,9 milioni di presenze, valori che si pongono di poco sotto a quelli dell’anno precedente: si rileva una lieve diminuzione per gli arrivi (-0,5%) ed una più marcata per le presenze (-3,1%), in linea con quanto già visto per la provincia di Livorno. La permanenza media si assesta sulle 5,1 notti, contro le 5,2 calcolate per il 2015.
Il suddetto calo è ascrivibile in massima parte ai turisti italiani, che rappresentano quasi i tre quinti del totale ed il cui afflusso è diminuito tendenzialmente sia in termini di arrivi (-0,9%), sia di presenze (-2,3%). Gli stranieri hanno d’altro canto garantito un numero maggiore di arrivi (+0,8%) ma non di presenze (-5,2%), che anzi sono maggiormente in calo rispetto a quelle “nazionali”. Pur in forte calo rispetto al 2015, la presenza media degli stranieri (6,0 notti) è e rimane superiore a quella degli italiani (4,8), quest’ultima risulta solo in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente. Osservando i dati delle due tipologie ricettive, il comparto alberghiero mostra una “tenuta” maggiore rispetto all’extralberghiero: gli arrivi sono difatti cresciuti di un buon 1,4% per il primo, contro un calo dell’1,9% del secondo e le presenze sono calate meno per alberghi e RTA5 (-1,5%), rispetto a quanto abbiano si registra per le strutture non alberghiere (-3,7%, tabella 4). Con questi andamenti, è palese che la presenza media sia dell’alberghiero (3,4 notti), sia dell’extralberghiero (6,3) si riduca leggermente in termini tendenziali.
Come già accennato, l’incidenza delle presenze di turisti italiani sul totale è preponderante, almeno nel confronto con la provincia di Livorno, ed è pari al 72,3% nel 2016, valore peraltro in modesto aumento rispetto all’anno precedente. Per quanto concerne la tipologia ricettiva, l’extralberghiero detiene oltre il 70% del “mercato” provinciale (grafico 4), questa percentuale (71,2) risulta in lieve calo se confrontata con quella del 2015 (71,6%). Osservando la serie storica (grafico 56), si nota che il 2015 si era caratterizzato come l’anno col maggiore numero di presenze ed arrivi per la provincia di Grosseto. Pur non raggiungendo tali risultati, il 2016 non si discosta molto e rappresenta il secondo miglior periodo sia in termini di arrivi, sia di presenze.
Dal 2012 ad oggi, ad una sostanziale stabilità delle presenze si è accompagnato un costante aumento degli arrivi, fenomeni che hanno inevitabilmente portato ad una riduzione della permanenza media. Nel confronto 2016/2009 le presenze sono diminuite del 2,9%, gli arrivi sono aumentati del 4,8%, mentre la permanenza media è passata dalle 5,5 notti del 2009 alle 5,1 del 2016.
La situazione in Toscana – Nel 2016 gli arrivi in Toscana hanno sfiorato l’impressionante cifra di 13 milioni1 di unità, persone che hanno soggiornato presso le strutture turistiche regionali per oltre 44,7 milioni di giorni, per una permanenza media di 3,4 notti. Rispetto all’anno precedente si annota un incremento degli arrivi pari a mezzo punto percentuale ed una blanda flessione delle presenze (-0,1%, tabella 1). Quest’andamento, anche se non rilevato in tutte le province toscane, ha portato ad una lieve diminuzione del numero medio di notti trascorse in Toscana, rispetto all’anno precedente.
Con 5 milioni di arrivi ed oltre 14 milioni di presenze2, Firenze si conferma “regina” fra le province toscane, ed uno dei primissimi territori a livello nazionale per quanto concerne l’afflusso turistico. Considerando gli arrivi, a debita distanza seguono le province di Siena, Livorno e Grosseto; queste ultime sono rispettivamente in seconda e terza posizione, relativamente alla graduatoria delle presenze.
Livorno e Grosseto sono anche i territori a maggiore vocazione turistica: presentano infatti valori significativamente elevati in termini di tasso di turisticità3 e di densità turistica4, entrambi ampiamente superiori rispetto alla media regionale. Osservando poi i valori della presenza media nelle due province, anch’essi decisamente elevati, si intuisce come ciò sia dovuto al fatto che il turismo che contraddistingue Livorno e Grosseto è in prevalenza balneare, fenomeno che, pur risentendo in modo marcato della stagionalità nonché, più in generale, di un’ipersensibilità nei confronti degli andamenti meteorologici, garantisce che la maggior parte dei turisti vi trascorra almeno la classica “settimana di mare”. Le altre due province con presenza media superiore alla media regionale sono, infatti, Massa Carrara e Lucca, anch’esse affacciate sul mare. Pisa non è tra queste perché la tipologia di turismo lì predominante (così come per Firenze e Siena) è quella tipica delle città d’arte, ormai caratterizzate dal cosiddetto “mordi e fuggi”.
Alberghi, agriturism e campeggi: tutto sulle nostre strutture ricettive – A fine 2016 l’offerta turistica della provincia maremmana si compone di 1.991 strutture, 303 di tipo alberghiero e le restanti 1.688 di tipo extralberghiero, per una capacità complessiva di quasi 100 mila posti letto. La dimensione media di tali strutture appare inferiore a quella livornese, poiché la media dei posti letto in provincia di Grosseto è di poco inferiore alle 50 unità.
Nel comparto alberghiero grossetano le strutture più diffuse sono gli alberghi a tre stelle che rappresentano un terzo del totale e nei quali si concentra il 27% della capacità ricettiva del comparto (posti letto), seguiti dalle residenze turistico alberghiere che rappresentano il 22% del totale ma detengono la maggioranza relativa dei posti letto (35%). Gli alberghi a 1-2 stelle pesano per oltre il 30% e dispongono di poco meno del 13% dei posti letto. Gli alberghi a 4-5 stelle pesano per il 14% del totale ma forniscono oltre il 24% dei posti letto totali.
La media dei posti letto per struttura alberghiera è pari a 66,4 per l’intero comparto; il valore medio per tipologia è direttamente proporzionale al numero di stelle, con le RTA che si posizionano fra gli alberghi a 3 e quelli a 4 stelle.
Nell’analisi della composizione del comparto extralberghiero in termini di strutture e posti letto, emerge un’evidente predominanza degli agriturismi (ben il 63,7% del totale) per quanto concerne le strutture e dei campeggi per quanto riguarda i posti letto (anche in questo caso 63,7%).
Data l’enorme presenza di agriturismi, l’extralberghiero maremmano appare di dimensioni mediamente inferiori al comparto alberghiero: il numero medio di posti letto per struttura extralberghiera è circa 47 nel 2016. Anche nel caso grossetano, le singole tipologie evidenziano dimensioni medie assai diverse: dagli oltre 1.000 dei campeggi ai 6 degli alloggi privati.