GROSSETO – «Nel suo intervento di stamani in Prefettura il ministro dell’interno Marco Minniti ha detto alcune cose di grande significato politico e istituzionale. In particolare ha ristabilito l’ordine naturale delle cose rispetto alle politiche per la sicurezza e a quelle di accoglienza e gestione dei richiedenti asilo, chiarendo che la democrazia e la tutela dei cittadini si rafforzano se c’è piena collaborazione tra lo Stato, le sue articolazioni territoriali, come le prefetture, e sindaci dei Comuni». Così sottolinea l’On. Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati che interviene dopo le parole pronunciate da Minniti questa mattina a Grosseto.
«Mi auguro sinceramente che Vivarelli Colonna abbia capito il messaggio, e che d’ora in avanti rinunci alle polemiche con la Prefettura e si adoperi per migliorare il livello di cooperazione istituzionale. Per gestire al meglio le politiche di prevenzione per la sicurezza, e quelle per l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo. Dando un segnale di buona volontà aderendo finalmente allo Sprar, che è il migliore strumento per programmare i flussi di migranti e gestirne accoglienza e integrazione. Quindi per tutelare in concreto i cittadini della comunità che amministra. D’altra parte, come dimostrano i dati recentemente diffusi, la Prefettura e le forze di polizia hanno dimostrato di saper gestire bene la sicurezza, con l’individuazione e l’arresto di diversi soggetti che hanno commesso reati. Così come sta funzionando il sistema di accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo, soprattutto quando c’è piena collaborazione tra prefettura e Comuni».
«Onestamente ho meno speranze che alcune forze politiche e formazioni di estrema destra siano in grado di recepire il messaggio costruttivo dato dal ministro Minniti. Ma proprio per questo sarebbe significativo che il sindaco di Grosseto dimostrasse più autonomia e autorevolezza, smarcandosi da comportamenti polemici e ideologici che alimentano le tensioni, e rischiano di generare fenomeni di intolleranza e violenza».