GROSSETO – «Che la politica di progressivo smantellamento delle autonomie locali sovra-comunali fosse una scelta scellerata e populista ormai è cosa nota. Che anche l’Europa vi ravvisi decisioni pericolose è notizia di oggi». Così commenta Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
«Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, infatti, ha appena emanato una raccomandazione in cui invita l’Italia a “rivedere la politica di progressiva riduzione e di abolizione delle province, ristabilendone le competenze, e dotandole delle risorse finanziarie necessarie per l’esercizio delle loro responsabilità”». Prosegue Vivarelli Colonna.
«Semplificazione e risparmio sono state le bandiere che molti partiti nazionali hanno sventolato per sostenere l’abolizione della Provincia, capro espiatorio più facilmente sacrificabile degli sprechi regionali e ministeriali. A tre anni da quella decisione, più che risparmi quello che salta all’occhio è la totale mancanza di indirizzo e programmazione di un delicato passaggio di riordino amministrativo. A pagarne il prezzo sono stati dipendenti, servizi e, ancora più preoccupante, la sicurezza dei cittadini».
«Dopo la bocciatura del referendum sulla riforma costituzionale lo scorso dicembre, è necessario innanzi tutto ammettere un errore: abolire questi Enti è stato un errore gravissimo dal punto di vista strategico, organizzativo, rappresentativo, democratico. È pacifico, ora, quanto la Provincia sia uno strumento essenziale nel governo di un territorio, specialmente di uno con la caratteristiche come la Maremma e l’Amiata: ridiamole la dignità che merita e le funzioni necessarie. Nell’interesse di tutti». continua Vivarelli Colonna.
«Ora anche l’Europa redarguisce l’Italia per questo grave sbaglio che ha commesso. È necessario che il nostro Governo, con un atto di modestia, torni sui sui passi, iniziando con il ristabilire l’elezione diretta per gli organi di governo delle province e delle città metropolitane».