GROSSETO – C’è anche la Provincia di Grosseto, insieme alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, che ne è capofila, tra i promotori del Distretto agroalimentare della Toscana del sud. Un ruolo di coordinamento dei Comuni che “Palazzo Aldobrandeschi” ha voluto sia per mettere intorno ad un tavolo tutti i Comuni maremmani che dal lancio del distretto potranno avere nuove opportunità di investimento sui loro territori, sia per rafforzare anche a livello istituzionale l’iniziativa della Camera di Commercio.
Per questo oggi pomeriggio, dopo l’incontro di qualche giorno fa nella sala contrattazioni dell’ente camerale, si è tenuta l’assemblea dei sindaci della provincia di Grosseto alla presenza del consigliere regionale Leonardo Marras e del presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda. Ad aprire i lavori il presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna. L’obiettivo è quello di proporre al Ministero delle Politiche agricole un “Contratto di distretto” che abbia come propositio la valorizzazione del “prodotto toscano” attraverso la sua commercializzazione delle produzioni agricole di base delle filiere interessante all’interno di un “brand Toscano”. «L’idea – dice il presidente di Vivarelli Colonna – è una grande opportunità per il nostro territorio che rappresenta la realtà più importante della Toscana per l’agricoltura e l’agroalimentare». Tra l’altro è al vaglio anche l’inserimento nel contesto del distretto agroalimentare il progetto del polo tecnologico di Alberese.
“Si tratta di un intervento destinato a specifici settori – commenta Vivarelli Colonna -, che si rivela strategico per lo sviluppo del territorio poiché concentrato sull’attività di trasformazione e commercializzazione, dedicando saggiamente gli investimenti sugli anelli fondamentali e necessitanti di innovazione del nostro sistema imprenditoriale, essenziali per accrescere la competitività.” Attraverso il Contratto di distretto ed agli interventi grazie ad esso previsti, che vanno a finanziare progetti fino al totale di 50 milioni di euro, si interverrà ad esempio permettendo la realizzazione di strutture tecnologicamente avanzate per la trasformazione in loco.
“Nell’ambito del progetto, sicuramente la Provincia potrebbe avere un ruolo importante – continua Vivarelli Colonna – tornando ad essere un punto di riferimento concreto e diretto alle imprese. Auspico al più presto un ripensamento delle scelte del recente passato, in un momento storico nel quale si sta, anche a livello nazionale, ridisegnando completamente il ruolo istituzionale delle province e riposizionando quello delle camere di commercio, soggetti tutt’altro che scomparsi ma anzi esistenti e attivi.”
«Dobbiamo essere protagonisti perché tutti i Comuni – ha detto Breda – potranno ospitare questo tipo di progetti nel loro territorio». Anche Marras ha messo in evidenza come questa del distretto agroalimentare sia una partita da giocare. «Regione prima e Ministero poi hanno messo a disposizione strumenti e risorse per le aree rurali. Adesso sta a noi promuovere progetti con le imprese e intraprendere il percorso dello sviluppo».
All’assemblea di oggi erano presenti i sindaci e i loro delegati dei Comuni di Santa Fiora, Roccastrada, Scarlino, Gavorrano, Castiglione della Pescaia, Scansano, Orbetello, Grosseto, Semproniano, Civitella Paganico, Campagnatico, Cinigiano. Seggiano