PUNTA ALA – «Se Chicago non lo vuole saremo ben lieti di prendere noi il monumento a Italo Balbo» Andrea Bindi, presidente della Confesercenti di Castiglione della Pescaia, raccoglie l’appello alle associazioni fatto nei giorni scorsi da un esponente dello Yacht club e consigliere comunale a Milano, ad attivarsi così da portare in Maremma il monumento al pilota protagonista delle trasvolate atlantiche.
Un legame fortissimo quello che unisce Balbo al territotio: fu, infatti, proprio Italo Balbo a coniare il nome Punta Ala. L’idea gli venne vedendo, dall’alto, quella lingua di terra che finiva in mare e che ricordava, appunto, l’ala di un aereo.
«Tutto questo terreno gli fu donato da Mussolini per le imprese aeree – prosegue Bindi – e gli eredi vivono ancora qui, a Punta Hidalgo. Sarebbe una carta da spendere da un punto di vista turistico, anche per creare sinergie che uniscano varie zone della provincia, a sud, dove potrebbe sorgere un museo, e a Punta Ala, dove visse».
Si tratta di un monumento all’impresa, le trasvolate atlantiche, che erano anche il simbolo di un’aviazione e un’industria all’avanguardia. «Abbiamo sentito le associazioni del territorio, tra cui “Vivere Punta Ala” e l’idea piace molto, anche nell’ottica di una destagionalizzazione e di un turismo che vada oltre quello marino, ma anche con l’idea di offrire qualcosa in più da vedere per chi viene d’estate».